L’incontro coi sindacati presso il ministero del Lavoro si conclude con un nulla di fatto: in arrivo le lettere di licenziamento
L’incontro del 2 agosto tra Sky e i sindacati presso il ministero del Lavoro in merito al futuro di 102 lavoratori dell’azienda si è concluso con un nulla di fatto. “L’azienda non ha voluto superare i licenziamenti nonostante i risultati economici e le molte proposte alternative presentate dalle organizzazioni sindacali. Sky ha voluto affermare la licenziabilità e la gestione del personale senza vincoli sociali”, dichiarano in una nota i sindacati Slc Cgil, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni, che avrebbero anche proposto la riduzione a part time per 28 dipendenti, lo smart working e l’esodo per la pensione per coloro che hanno raggiunto i requisiti di legge. Diversa, ovviamente, la ricostruzione di Sky: “Sky Italia conferma che affronterà con senso di responsabilità nei confronti dei lavoratori anche la fase successiva all’incomprensibile chiusura delle organizzazioni sindacali nel negoziato relativo al proprio piano di trasformazione industriale che ha portato, ieri a tarda sera, alla conclusione con un mancato accordo della procedura al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali”. La media company ha ricordato di aver trovato soluzioni consensuali per 469 dipendenti, l’82% dei 571 coinvolti dal piano di riorganizzazione. “Per gli altri lavoratori, la posizione di chiusura delle organizzazioni sindacali ha purtroppo compromesso la possibilità di giungere a un accordo costruttivo”, dichiara il gruppo, che si è comunque impegnata a mettere a disposizione delle persone coinvolte nelle procedure di licenziamento collettivo “strumenti di mitigazione sociale e opportunità di ricollocamento”.
Eliana Corti, E-Duesse