(Tiziano Rapanà) #Estate (in onda su Canale 5, il venerdì in seconda serata) mi piace, perché è un programma che promuove un’idea gioconda di gossip. Un’idea quindi lontana dal pettegolezzo cattivo e barbaro, teso a distruggere e a disintegrare affetti. Tuttavia tale idea non è certamente sviluppata ottimamente ed il prodotto dunque non è esente da imperfezioni e lungaggini (e quest’ultima cosa può sembrare inizialmente paradossale, data l’eseguità della durata, eppure un’ulteriore limatura sarebbe stata l’ideale). Comunque l’intenzione del programma non è nella ricerca pedissequa della perfezione, bensì nel costruire un resoconto approssimativo del Chi summer Festival, che Alfonso Signorini – conduttore di #Estate – porta in giro. E pertanto è inutile porre l’accento a degli errorucci, che non hanno minato un buon complesso creativo, che ha saputo costruire un intrattenimento sano adatto a qualsiasi fascia di pubblico. Eppoi questa #Estate si conferma la migliore cosa fatta da Signorini come conduttore, che ho percepito più sicuro e disinvolto rispetto alle prestazioni non sempre brillanti di Kalispera (che preferisco nella prima versione in seconda serata) e di Studio 5 (che reputo un’inutile autocelebrazione noiosa e, nei momenti estremi, anche un po’ penosa).
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