Un guerriero che si è costruito attraverso le sue insicurezze interiori, pur restando un’anima fragile: così era Freddie Mercury nel ricordo che ne ha fatto di lui Brian May ad Absolute Radio per il 50° anniversario dei Queen. «Freddie si comportava come se fosse Robert Plant a quel tempo e a nessuno importava, perché aveva quel tipo di aura sopra di lui – ha raccontato il leggendario chitarrista della band, oggi 73enne, nella video-chiacchierata con Leona Graham – ma sotto di lui, non era così, aveva enormi insicurezze, una grandissima timidezza che è stata sempre con lui fino alla fine. Si esprimeva sempre in modi alquanto audaci, dentro era una persona piuttosto insicura e fuori un guerriero in costruzione, aveva un lato molto privato e ha affrontato le sue insicurezze costruendo se stesso nel modo in cui voleva essere». Ed è stata proprio questa dicotomia che ha aiutato il frontman dei Queen a diventare un’icona musicale, anche se lui non si vedeva così e men che meno giudicava così le sue canzoni.
Il film
«Freddie è una creatura molto self-made – ha continuato May – e se sbucciassimo tutti gli strati della cipolla, troveremmo una grande complessità, molta parte della quale lui stesso negava (di avere), il che penso fosse davvero intelligente. La gente gli diceva “la tua musica è importante Freddie” e lui rispondeva “no, no, è solo carta per incartare il fish and chips di domani (nel senso, che sarebbe stata presto dimenticata, ndr)”, ma dentro di lui sapeva di avere delle cose da dire». Nella lunga intervista May ha parlato, fra le altre cose, anche di «Bohemian Rhapsody», il film del 2018 che ha raccontato la storia di Mercury fino al successo planetario con i Queen. «Nel film c’è molta verità e anche se né io né Roger Taylor vi abbiamo preso parte, abbiamo passato anni a guardare le sceneggiature e a cercare di capire come avremmo potuto rendere giustizia a Freddie, senza farlo apparire eccessivo o troppo fantasioso». Missione compiuta, visto che la pellicola diretta da Bryan Singer e con Rami Malek nei panni di Freddie ha polverizzato il record di incassi di un film musicale. Mercury, che oggi avrebbe 75 anni, è morto nel 1991 per le complicazioni legate all’Aids.
Simona Marchetti, corriere.it