Il cantautore romano, intervistato da Maurizio Costanzo, sul rapporto con i suoi genitori («mia mamma mi ha cresciuto da sola, mio padre mi ha scritto su Instagram dopo avermi abbandonato») e il desiderio di famiglia («non vedo l’ora di diventare papà»)
«Mi piacciono le famiglie abbondanti, generose ed ingombranti». Così cantava Davide De Marinis in un celebre pezzo del 1999, in cui sognava di avere cinque figli, e poi adottarne altri due. Ecco, Tommaso Paradiso va oltre e – durante «L’intervista» di Maurizio Costanzo – parla del rapporto d’amore con Carolina Sansoni, senza nascondere il suo desiderio di paternità. «Vorrei 12 figli, non vedo l’ora che capiti. Vorrei tanto fare il papà».
Lui che un padre – stando a quanto racconta – non l’ha mai veramente avuto. «Mia madre mi ha cresciuto da sola. Mio padre andava continuamente via di casa e io mi mettevo davanti alla porta per non farlo uscire. Terribile», ricorda Paradiso, che in mamma Nazaria ha trovato «un’eroina potente, l’unica guida della vita». «È stata lei a mettere mio padre al bivio per evitarmi continui sbalzi di umore. Lui ha deciso di sparire».
Di recente, però, si è rifatto vivo, in maniera abbastanza strana: «Avevo pubblicato un post su Instagram abbracciato a Carlo Verdone, scrivendo “forse cerco solo un padre”. Ecco che tra i commenti leggo la replica di una persona: “Guarda che tu un papà ce l’hai sempre avuto”. Ho scoperto che era lui, ma non gli ho neanche risposto». Come a ratificare una vita che, nonostante la delusione, è andata avanti.
Tra l’altro Paradiso ha imboccato il suo sentiero anche sul piano professionale, lasciando i TheGiornalisti per una carriera da solista: «Dopo l’ultima data del tour di Love, è entrato nel gruppo un avvocato che ha rotto l’equilibrio. Se non ci fosse stata questa figura, forse saremmo ancora insieme», rivela l’artista, che adesso ha nuovi progetti: «Nella vita non sono mai tornato indietro, non credo nelle minestre riscaldate».
«Comunque gli ultimi due dischi li ho fatti praticamente da solo, Marco e Marco (Musella e Primavera, ndr) suonavano dal vivo. Ormai è uscita fuori la mia vena cantautorale e anche questo ha portato allo scioglimento», conclude Paradiso, che in cantiere ha pure un’idea cinematografica. «Ho finito di scrivere un film, le riprese sono slittate. Io amo il cinema ancor più della musica. Sono malato di Antonioni, Fellini, Scola».
«La mia fidanzata Carolina non ne può più, vediamo solo film fino al 1970». Anche questo, d’altronde, fa molto famiglia.
Nicola Bambini, VanityFair.it