(di Tiziano Rapanà) Perché poi uno dice: a chi ci affidiamo? E non si può rischiare, o pigli uno bravo o ti butti a mare. Amadeus è bravo. Lo dicono gli ascolti. Sanremo lo abbiamo visto tutti e si è parlato tanto del festival: consensi, dissensi, polemiche… tutto fa brodo. Visto che è decisamente presto per un tuffo al mare, riecco Amadeus timoniere di un grande classico di Rai 1, Affari tuoi. Sì, il gioco dei pacchi. Per ora né scavicchio né apro il pacco del retroscena. Semplicemente perché non c’è. Si sa che tornerà tra poco, il 16 aprile alle 20 e 35, e non ci saranno formati famiglia. Si torna alla tradizione o meglio ad una nuova gestione che contempla i pacchi e la figura ectoplasmatica del dottore e il divertimento che consola e si fa panacea dal dramma del quotidiano tutto uguale che risenti nel rumore del clacson e delle imprecazioni al cretino che ti ha tagliato la strada. Vivere, ovvero triste vivacchiare tra scaramucce e contumelie. Eppoi uno pensa all’India o alla calma dei monaci tibetani o all’idea che in fondo è meglio farsi frate. Qui non si scavicchia né si apre il pacco della fortuna che ti dà l’occasione della svolta, perché semplicemente non c’è e ti tocca il noto baccano dell’agire a corrente continua. Ma c’è Amadeus, con l’aria bonaria del vicino di casa pronto a darti quella succulenta porzione di lasagna nel momento del bisogno, e ti rassereni. L’intrattenimento serve? Certo che sì. E, diamine, uno deve quantomeno ridere per scacciare via l’incubo della gabella (e poca cosa sono i mostri notturni, figliastri di Lurch e del suo immaginario). Torna Affari tuoi e Rai 1 sorride perché gli ascolti saranno ottimi anche stavolta: Amadeus non sbaglia un colpo. Arriva il tempo del riposo per i soliti ignoti, in attesa del nuovo atto che li rivedrà in scena.