E se “Stranger Things” fosse un plagio?

E se “Stranger Things” fosse un plagio?

Il regista Charlie Kessler ha citato in giudizio i fratelli Duffer per aver copiato il suo lavoro

Martedì scorso il regista Charlie Kessler ha citato in giudizio i fratelli Duffer, i creatori della serie tv “Stranger Things”, perché – secondo la sua ricostruzione – avrebbero rubato l’idea alla base di un suo cortometraggio, intitolato “Montauk” e presentato nel 2012 all’Hamptons International Film Festival.

La storia di “Montauk” racconta della scomparsa di un ragazzo, di una base militare dove vengono condotti degli esperimenti sui bambini e di un mostro che proviene da un’altra dimensione e che assomiglia a un giocattolo.

Sia il cortometraggio di Kessler che “Stranger Things” si ispirano allo stesso libro, intitolato “The Montauk Project: Experiments in Time”, scritto da Preston Nichols e pubblicato nel 1992. Prima di essere approvato da Netflix e di entrare in fase di produzione, “Stranger Things” doveva intitolarsi proprio “Montauk” e anziché essere ambientato in Indiana era ambientato a Long Island, nell’omonima cittadina.

Quello che ora chiede Kessler è un rimborso per i danni ricevuti e un processo. Nella sua citazione si legge che: «Dopo l’incredibile successo di “Stranger Things”, che è basata su idee del querelante e che dal querelante sono state discusse con gli imputati, gli imputati hanno guadagnato enormi somme di denaro producendo una serie basata sulle idee del querelante senza però compensare o citare il querelante per le stesse».

I Duffer non hanno voluto commentare la notizia e Netflix, che non viene menzionata nella citazione, non ha rilasciato nessuna dichiarazione ufficiale.

Gianamaria Tammaro, La Stampa

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