Per la terza settimana consecutiva, il box office è «costretto» a celebrare il disneyano La Bella e la Bestia, film che continua a raccogliere i favori del pubblico italiano. Nel weekend, infatti, la trasposizione live del cartone premio Oscar ha guadagnato altri 2.293.171 euro, per un totale considerevole (visti i tempi) di 17.668.523 euro. Neanche l’atteso, soprattutto dai fan dell’anime, Ghost in the Shell (tra l’altro, molto deludente) è riuscito minimamente ad impensierire il regno di Beauty and the Beast; per la pellicola interpretata (non senza polemiche) dalla Johansson, secondo posto, ma con 936.630 euro in cassa. E arriviamo alle dolenti note italiane, solito refrain di un motivetto che, ormai, siamo stanchi di cantare. Ebbene, nel fine settimana appena concluso sono usciti ben tre titoli, diversi tra di loro (almeno come pubblico di riferimento). Uno, Classe Z, diretto da Guido Chiesa, si rivolgeva principalmente agli adolescenti; l’altro, Il permesso – 48 ore, di e con Claudio Amendola, ad un pubblico adulto, vista la tematica noir che sembrava godere di buona salute in Italia; l’ultimo, La verità, vi spiego, sull’amore, con Ambra, era la classica commedia trasversale. Sapete quanto hanno incassato globalmente i tre film? La risposta è 1.136.190 euro, ovvero, il terzetto di novità ha guadagnato meno della metà di un film, La Bella e la Bestia, che era alla sua terza settimana di programmazione. Serve aggiungere altro sullo scarso appeal che il cinema italiano ha, ormai, nelle sale? Infine, fa piacere che una pellicola bella come la spagnola La vendetta di un uomo tranquillo, sia entrata nei dieci più visti.
Maurizio Acerbi, il Giornale