Gianni Morandi premiato a Bologna con il Nettuno d’Oro

Gianni Morandi premiato a Bologna con il Nettuno d’Oro

Il sindaco di Bologna ha consegnato a Gianni Morandi il Nettuno d’oro: “È un pezzo di storia d’Italia e una delle più belle espressioni della nostra terra”

LE MOTIVAZIONI DEL PREMIO

“Gianni Morandi è, contemporaneamente, un pezzo di storia d’Italia e una delle più belle espressioni della nostra terra, capace di unire alla determinazione propria dei grandi artisti una umiltà e generosità rare. Un artista poliedrico dotato di grande umanità, straordinaria capacità empatica e impagabile propensione al sorriso, all’accoglienza, all’inclusione delle persone”. Con questa motivazione, il comune di Bologna ha deciso di conferire oggi il Nettuno d’Oro al cantante di Monghidoro, una delle massime onorificenze che la città felsinea conferisce ad aziende o personalità che hanno messo in lustro il capoluogo emiliano.

LE PAROLE DI RINGRAZIAMENTO DI MORANDI

“Devo molto a Bologna – ha detto Morandi –. È da qui che è partito il mio viaggio. Qui ci sono le mie radici e il mio cuore”. “E’ un onore per me – ha affermato ancora  il cantante conversando coi giornalisti a margine della cerimonia -, certo, in questo momento è difficile dimenticare quello che stiamo vivendo. Quando il sindaco me lo ha detto un mese fa non avremmo mai immaginato che ci sarebbe stata la guerra in una giornata come questa. C’è stata la pandemia, siamo ancora in un momento di difficoltà, però riconosco questo come un gesto affettuoso da parte della mia città, che ho sempre amato”.

LO SHOW DOPO LA PREMIAZIONE

Gianni Morandi, dopo aver raccontato il suo legame con Bologna e i suoi figli illustri, da Pier Paolo Pasolini a Lucio Dalla, ha regalato anche un fuori programma in duetto con Davio Vanelli Coralli, fisarmonicista dell’Orchestra Scaglioni, con cui ha condiviso i primi anni di spettacoli, soprattutto estivi sulla riviera romagnola. Nelle sale del comune sono state intonati alcuni dei  brani più celebri del cantautore, come ‘La fisarmonica’, o ancora ‘C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones’, canzone, quest’ultima, che ha eseguito pochi giorni fa in piazza Maggiore durante la manifestazione contro la guerra in Ucraina. “Magari si potesse parlare attraverso la musica – ha sottolineato ancora Morandi – sarebbe tutta un’altra cosa. Con la musica si può stare insieme senza pensare alla guerra”. Al termine della cerimonia, Morandi ha firmato il Libro d’Onore del Comune con questa dedica: “Grazie a Bologna e alla sua gente!”.

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