Celebre la sua frase “Ti spiezo in due” quando interpretava Ivan Drago. L’attore svedese sta girando The Tracker (Il Localizzatore) dello sceneggiatore e regista italiano Giorgio Serafini
Capello biondo tirato indietro come gli eroi delle pellicole mitologiche degli anni’50, grandi mani in tasca e giacca aperta, Dolph Lundgren si aggira per le strade e i vicoli della città vecchia di Taranto. E in tanti sembrano aver riconosciuto nell’aitante e popolare attore svedese, ormai sessantenne, Ivan Drago, il pugile russo che nel 1985 (anno in cui uscì la pellicola) sfidò l’italoamericano Rocky Balboa, alias Sylvester Stallone, nella film Rocky IV. Celebre la sua frase di inizio match “Ti spiezo in due”, interpretata più o meno così dai doppiatori italiani del film record di incassi, che caratterizzava il tradizionale incrocio dei guantoni a inizio incontro. Ivan Drago, o meglio, Dolph Lundgren è a Taranto per girare il suo nuovo film The Tracker (Il Localizzatore) dello sceneggiatore e regista italiano Giorgio Serafini.
Si tratta, come quasi tutti i lungometraggi interpretati da Lundgren, di un film d’azione, per il quale la produzione, nei giorni scorsi, ha cercato comparse prestanti e muscolose, per girare scene col protagonista che, nel frattempo, si gode le bellezze della città. A cominciare dalle colonne dell’antico tempio dorico di piazza Castello, all’ingresso del centro storico, dove si è fatto fotografare per aggiornare i suoi fan con un post sulla sua pagina Facebook: “Sono nel Sud Italia. Dietro di me c’è un tempio Greco del 500 a. C.”.
LaRepubblica