Non si arresta il fenomeno Netflix

Non si arresta il fenomeno Netflix

La pandemia ha colpito inevitabilmente e indistintamente il settore radiotelevisivo a livello globale, con una riduzione dei ricavi per gli operatori tradizionali, ma sono cresciuti gli affari e il pubblico delle società che operano via internet, a testimonianza di come i prolungati periodi di lockdown abbiano influito nel modo di fruire i contenuti offerti. Nei primi 9 mesi del 2020, infatti, le principali Media & Entertainment companies internazionali hanno fatto registrare un calo del fatturato del 9,9% (a 185 miliardi di euro) rispetto allo stesso periodo del 2019, generato per l’86,5% dagli operatori statunitensi. Tra i broadcaster tradizionali risulta in crescita solamente Fox (+8,1%), mentre spicca la performance rappresentata dal ‘fenomeno’ Netflix che ha continuato a guadagnare terreno con un +24,9%. La crisi provocata dalla pandemia, secondo quanto emerge dalla nuova edizione del Report Media & Entertainment curato dall’Area Studi Mediobanca, ha influenzato quindi in maniera diversificata i ricavi dei primi 9 mesi del 2020 delle società del settore a livello internazionale, penalizzate per esempio dalla chiusura dei parchi a tema (-66,2% rispetto allo stesso periodo del 2019). Nello specifico, prosegue il report di Mediobanca, risultano in riduzione del 16,3% i ricavi dalla distribuzione di contenuti e del 12,2% la pubblicità (che insieme rappresentavano oltre il 40% dei ricavi complessivi). Segno positivo invece per gli abbonamenti TV (+7,9%) ma con tendenze opposte tra streaming (in crescita a doppia cifra) e pay Tv, in calo anche a fronte della cancellazione e/o riprogrammazione di eventi sportivi. A livello di redditività industriale, i primi 9 mesi del 2020 registrano un ebit margin al 14,3%, in diminuzione di 4,4 punti percentuali sul 2019; la redditività più elevata è stata segnata da Fox (30,3%), Discovery (27,5%) e AMC Networks (24,8%) ed è risultata in crescita solamente per Fox (+3,3%) e per il gruppo messicano Televisa (+0,2%), mentre si è ridotta per tutti gli altri operatori, con Walt Disney in calo a doppia cifra (-13,3%). Nello stesso periodo l’ebit margin di Netflix si è attestato al 19,8% (in crescita di 5,2%), la migliore performance tra tutti gli operatori internazionali. Andando invece ad analizzare il giro d’affari del 2019 dei principali operatori internazionali privati, il Report di Mediobanca mette in luce che esso è pari a 277,8 miliardi, di cui circa l’85% è generato da operatori statunitensi. Nel periodo 2015-2019, i colossi privati del settore televisivo sono cresciuti in media del 3,3% grazie al continuo sviluppo delle piattaforme di streaming. Si evidenzia la performance dei principali operatori Over-The-Top, con Netflix (+31,3%) che segna un tasso medio annuo di crescita di circa dieci volte superiore alla media dei broadcaster tradizionali; tra i primi cinque operatori per crescita dei ricavi quattro sono statunitensi e uno solo è europeo, la tedesca ProSiebenSat (+6,1%).

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