Cuarón più vicino agli Oscar: a ‘Roma’ il riconoscimento dei registi di Hollywood

Cuarón più vicino agli Oscar: a ‘Roma’ il riconoscimento dei registi di Hollywood

Il film del regista messicano conquista il premio della Directors Guid of America e quello per la miglior opera latino-americana ai Goya

Alfonso Cuarón continua a collezionare premi avvicinandosi sempre più al probabile trionfo agli Oscar. Roma è stato incoronato miglior film dalla Directors Guild of America (Dga), il premio assegnato dal sindacato che rappresenta i registi di Hollywood, ed è stato eletto miglior film latino-americano ai Goya, i più importanti riconoscimenti del cinema spagnolo attribuiti dalla Academia de las Artes y las Ciencias Cinematográficas consegnati a Siviglia.Il messicano Cuarón è il secondo autore a conquistare il premio dei registi di Hollywood per un film in lingua straniera (prima di lui ci era riuscito solo Ang lee nel 2000 con La tigre e il dragone) sbaragliando la concorrenza di Bradley Cooper (A star is born), Peter Farrelly (Green Book), Spike Lee (BlacKkKlansman) e Adam McKay (Vice).Il premio gli è stato consegnato dal connazionale Guillermo del Toro, che l’anno scorso aveva vinto per La forma dell’acqua. Cuarón, che aveva consegnato il riconoscimento nel 2015 Alejandro González Inárritu, ha detto che ricevere il premio da Del Toro è stato un “miracolo della vita” e lo ha reso addirittura “più speciale”.Roma è un progetto molto personale. Girato in bianco e nero, racconta la storia di due donne che hanno segnato la sua infanzia: la cameriera, di origine indigena, e la padrona di casa, sua madre, che il marito sta per lasciare per un altro amore. Del Toro ha sottolineato che il film – che ha vinto il Leone d’oro a Venezia, ha trionfato ai Critics’ Choise Award, ha vinto un Golden Globe per miglior film straniero e corre con dieci nomination agli Oscar, tra cui quello per la migliore regia – è “assolutamente superbo, perfetto e molto complicato”.Cuarón, che era salito sul podio cinque anni fa premiato per Gravity nel 2014, ha ringraziato Yalitza Aparicio Marina de Tavira, la protagonista della storia, e il resto del cast per aver dato “vita a un ricordo”. Ha poi ringraziato Libo, la tata cui è ispirato il personaggio di Aparicio, “mia madre e il mio Paese, il vero architetto di Roma”.Il premio gli è stato consegnato dal connazionale Guillermo del Toro, che l’anno scorso aveva vinto per La forma dell’acqua. Cuarón, che aveva consegnato il riconoscimento nel 2015 Alejandro González Inárritu, ha detto che ricevere il premio da Del Toro è stato un “miracolo della vita” e lo ha reso addirittura “più speciale”.Roma è un progetto molto personale. Girato in bianco e nero, racconta la storia di due donne che hanno segnato la sua infanzia: la cameriera, di origine indigena, e la padrona di casa, sua madre, che il marito sta per lasciare per un altro amore. Del Toro ha sottolineato che il film – che ha vinto il Leone d’oro a Venezia, ha trionfato ai Critics’ Choise Award, ha vinto un Golden Globe per miglior film straniero e corre con dieci nomination agli Oscar, tra cui quello per la migliore regia – è “assolutamente superbo, perfetto e molto complicato”.Cuarón, che era salito sul podio cinque anni fa premiato per Gravity nel 2014, ha ringraziato Yalitza Aparicio Marina de Tavira, la protagonista della storia, e il resto del cast per aver dato “vita a un ricordo”. Ha poi ringraziato Libo, la tata cui è ispirato il personaggio di Aparicio, “mia madre e il mio Paese, il vero architetto di Roma”.

repubblica.it

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