Checco Zalone non si ferma più e macina record su record. Dopo aver viaggiato con la media dei 7 milioni nei primi due giorni di programmazione, remedy il suo “Quo vado?” ieri ha sfiorato gli 8 milioni portando il bottino complessivo alla cifra stratosferica di 22 milioni in tre giorni. L’ultimo film del comico pugliese sembra ormai avviato a stracciare tutti i record di incassi in Italia e superare il primato dello stesso Zalone che nel 2013, con “Sole a catinelle”, totalizzò quasi 52 milioni di euro diventando il secondo incasso di sempre nel nostro Paese (dietro “Avatar”, film in 3D di James Cameron che fece 67,7 milioni nel 2009). Visto che le feste continueranno ancora fino alla Befana, dato il numero incredibile di sale in cui il film viene proiettato (circa 1.300) e il fatto che in arrivo non ci sono film diretti concorrenti, il primato di “Avatar” sembra alla portata di “Quo vado?”.
Il primo giorno polverizzati i risultati di Harry Potter e Star Wars
Già il primo giorno dell’anno Zalone, rastrellando nelle sale italiane 6.852.291 euro, con più di 930mila presenze in sala, aveva polverizzato i successi di Harry Potter e i doni della morte – parte II (3,2 milioni), Spiderman (2,8 milioni) e l’ultimo Star Wars (1,8 milioni). Con Quo vado? Checco ha battuto anche se stesso: Sole a catinelle, uscito il 31 ottobre 2013, aveva raccolto il primo giorno 2.354.057 euro (343.767 presenze), mentre Che bella giornata, uscito il 5 gennaio 2011, aveva fatto segnare al botteghino nelle prime 24 ore 2.718.522 euro (410.037 presenze).
Franceschini: il successo di Zalone fa bene al cinema italiano
E per Checco scende il campo anche il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, che affida il suo pensiero a un tweet: «Grazie a Checco Zalone. Il successo di `Quo Vado´ fa bene a tutto il cinema italiano e avvia alla grande un 2016 di ritorno nelle sale».
Valsecchi: performance unica
«Un risultato al di là di ogni immaginazione», ha commentato il produttore Pietro Valsecchi sottolineando che «anche a voler essere molto ottimisti nessuno avrebbe potuto immaginare una partenza così. Si tratta di una performance veramente unica che conferma l’eccezionalità di Checco Zalone nel panorama cinematografico italiano».
di Nicoletta Cottone da “Il Sole 24 Ore”