Michele Bravi show: «Sul palco uno spettacolo totale di parole, teatro e canzoni»

Michele Bravi show: «Sul palco uno spettacolo totale di parole, teatro e canzoni»

Michele Bravi riparte live. E lo fa dai teatri. In scaletta i pezzi di “Geografia del buio”, ultimo disco pubblicato a inizio anno e ripubblicato poche settimane fa in extended version con due tracce nuove, “Falene” in duetto con l’artista internazionale multiplatino Sophie and The Giants (entrato nella top 20 dei brani più ascoltati) e “Cronaca di un tempo incerto”, con il videoclip presentato in anteprima ad Alice nella Città (sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata alle giovani generazioni). Sold out i due concerti di Roma (Teatro Centrale, 4 e 5 dicembre), mentre si aggiunge la nuova data al Fabrique di Milano (19 dicembre). «Fare un tour in questo particolare periodo è come aprire a poco a poco il calendario dell’avvento. Sono contento. Sono felice di essere ripartito dopo tanti slittamenti. È lo spettacolo più bello a cui ho mai lavorato». 

Cosa ha di diverso? 
«L’occhio che guarda alla forma teatrale, seppure sotto la veste di un concerto. L’ho concepito più come spettacolo che come solo musica. C’è una parte di racconto della “Geografia del buio”, con i testi dello scrittore Andrea Bajani, in cui si esce dalla mia storia e si dà voce al personaggio che si aggirerà sotto forma di ologramma. È dialogo, è parola, è musica, è rappresentazione». 


In che dimensione?
«Intima, come lo è il disco, con dei momenti di elettronica. È una bella scommessa che ho vinto. È un disco che meritava uno spazio dal vivo importante. Ho realizzato una cosa che mi piace, grazie alla grande squadra tecnica che mi ha aiutato». 


Ci sono ospiti? 
«Ci sto pensando, sopratutto per la data di Milano. A parte Federica Abbate e Chiara Galiazzo, presenti nel disco e anche nel tour».

 
La passione per il teatro, ma anche quella per il cinema. Il videoclip di “Cronaca di un tempo incerto” ha di fatto chiuso il racconto de “La Geografia del Buio”. 
«Sono due mondi che sento miei. Il cortometraggio mi ha dato la molla per aprirmi al mondo del cinema. Da poco ho finito di girare il film con Benedetta Porcaroli (“Amanda”, nel cast anche lui e Giovanna Mezzogiorno, ndr). E ho in ballo delle serie tv con altri attori molto importanti».

 
Tornando alla musica: Sanremo? 
«È il palco più importante dove portare un progetto. Sanremo è Sanremo. E tornarci è sempre bello». 


Quindi ha già mandato un brano ad Amadeus? 
«Ancora no».

Rita Vecchi, leggo.it

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