Anni ’60, Bologna. Mimmo, 9 anni, è quello che oggi si direbbe un bambino difficile. Figlio di immigrati dalla Sicilia, alla scuola e allo studio preferisce la vita di strada con il fratello maggiore, Sebastiano.
Mimmo però ama cantare e ha un orecchio musicale straordinario, così un giorno la madre, Ernestina, disperata, lo porta a un provino per un concorso canoro. Un consiglio del suo insegnante: forse la musica potrà salvarlo.
Quello che ancora nessuno sa è che quel provino è l’inizio di uno spettacolo destinato a entrare nella storia della televisione italiana: lo Zecchino d’Oro.
È la storia tenera e coinvolgente di un festival canoro per bambini che dopo sessant’anni è ancora vivo, amato e seguito dai più piccoli e dalle loro famiglie.
Una storia di tutti che viene raccontata oggi nel film tv, “I ragazzi dello Zecchino d’Oro”, una coproduzione Rai Fiction e Compagnia Leone Cinematografica, prodotta da Francesco e Federico Scardamaglia, in onda su Rai1 domenica 3 novembre in prima serata.
La regia è affidata ad Ambrogio Lo Giudice che fu anche lui, da piccolo, uno dei quei “ragazzi”.
Matilda De Angelis interpreta Mariele Ventre, l’indimenticata maestra di musica che darà vita ad una formazione stabile, una vera scuola di canto e di vita, il Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna che oggi porta il suo nome.
Simone Gandolfo veste i “magici” e azzurri panni indossati fin dalla prima edizione da Cino Tortorella, l’ideatore della manifestazione canora che diventerà l’emblema dello Zecchino d’Oro, il Mago Zurlì.
Nel cast, tra gli altri, Maya Sansa, Antonio Gerardi e Valentina Cervi.
Ruben Santiago Vecchi, infine, è il protagonista del tv movie. Quel piccolo Mimmo che, scelto insieme ad altri bambini di ogni provenienza e classe sociale per partecipare alla prima edizione dello Zecchino, imparerà a conoscere la musica e a cantare con loro brani che resteranno per sempre nella memoria collettiva.