La Rai sta diventando sempre più milanese

La Rai sta diventando sempre più milanese

È in dirittura d’arrivo il nuovo contratto di servizio Rai, destinato a ridefinire la missione e gli impegni della tv pubblica per i prossimi cinque anni. Tra le novità che attendono la nuova “media company” una maggiore concentrazione di attività su Milano, piazza strategica anche per il settore audiovisivo, considerati gli analoghi processi di focalizzazione meneghina dei principali broadcaster privati (Mediaset e Sky). In effetti, si sta rafforzando sempre di più il legame tra la Rai e Milano che, come annunciato dal presidente Monica Maggioni e dal direttore generale Mario Orfeo, diventerà nei prossimi mesi un nuovo polo centrale per le attività della televisione pubblica. Anche se l’ipotesi di trasferire la sede del Tg2 a Milano è stata bocciata a inizio anno, Monica Maggioni ha dichiarato che un maggior peso di Milano sull’informazione della Rai si può avere anche lavorando sulle strutture trasversali. Recentemente, il sindaco di Milano Beppe Sala ha chiesto “d’incontrare a breve il presidente e il direttore generale della Rai per studiare con loro le soluzioni non solo di localizzazione fisica, ma anche in termini di contenuti” e ha aggiunto di voler “trovare un modo giusto per rafforzare il ruolo della Rai a Milano. Che è il centro del sistema dei media in Italia, dell’informazione, che è una città dove le imprese straniere investono sempre di più, un territorio fondamentale per capire il presente e il futuro”. Analogo approccio al tema ha mostrato di avere in questi anni il governatore lombardo, Roberto Maroni.

Intanto, il 31 dicembre 2018 scade il contratto di affitto che la televisione pubblica ha in essere con East End Studios per gli studi di via Mecenate a Milano. Pochi giorni fa, la Rai ha pubblicato un avviso di indagine di mercato per sollecitare una manifestazione pubblica di interesse volta a trovare un nuovo complesso immobiliare più vicino alla sede principale di Corso Sempione. La ricerca riguarda un complesso immobiliare della superficie lorda fuori terra compresa tra i 16.000 mq e i 20.000 mq. Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire in Rai entro il 14 dicembre 2017. I nuovi spazi dovranno ospitare uno studio televisivo grande, tra i 1.200 e i 1.500 mq; tre studi di media dimensione, tra i 600 e gli 800 mq; due studi piccoli, sui 500/600 mq; spazi per uffici (tra i 2.000 e i 2.500 mq); altre aree di supporto logistico e tecnico per 10/12 mila mq.

Ruben Razzante, Huffingtonpost.it

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