Il successo di «The Nun» segue il boom di incassi di «The Conjuring»
The Nun – La Vocazione del Male, diretto dal britannico Corin Hardy, nelle sale italiane dal 20 settembre, sta avendo un enorme successo in tutto il pianeta. Il prequel della saga The Conjuring, ambientato in Romania nel 1952 e costato 22 milioni di dollari, ne ha già incassati 109 negli Usa e 220 all’estero. In Italia è secondo in classifica. Horror e religione vanno bene al botteghino, da sempre, dai tempi di pietre miliari del genere, come L’Esorcista e Rosemary Baby. Come mai? «In generale, credo che dipenda dal fatto che la religione cattolica è fra quelle che ha più fedeli nel mondo spiega Demiàn Bichir, che nel film interpreta Padre Burke una delle grandi missioni della Chiesa ora è richiamare alcuni di questi adepti. Proprio in un momento in cui il Vaticano, attraverso Papa Francesco, sta chiedendo perdono per diversi peccati commessi. Penso che gli spettatori siano affascinati da questo doppio aspetto di bontà e crudeltà, presente in tutti gli uomini e le donne, anche quelli di fede». Taissa Farmiga (American Horror Story) che porta in scena Suor Irene, la novizia che accanto a Burke combatte il demonio che si è impossessato di suor Valak, ammette di non essere un’amante dei film dell’orrore: «Sono una persona piena di paure nella realtà, non amo guardare i miei film dopo averli girati, mi spavento troppo. Penso che l’idea che delle figure che dovrebbero rappresentare il bene assoluto, come le suore, vengano corrotte e trasformate in qualcosa di demoniaco, sia terrificante».
Il capostipite del genere è sicuramente l’Esorcista, di William Friedkin del 1973. A distanza di 45 anni e nonostante la palese differenza fra gli effetti speciali dell’epoca e quelli odierni, la storia dell’esorcismo della dodicenne Regan MacNeil, rimane uno dei più claustrofobici e inquietanti lungometraggi mai realizzati. Il fatto che, nel 2018, alcune delle scene sembrino banali per quanto sono già viste e imitate, sta solo a indicare la grandiosità di un film pionieristico nel suo genere, il cui fascino macabro ha tracciato un cammino per tutti i registi che si sono cimentati nel cinema horror.
L’intera saga The Conjuring, cominciata nel 2013 con l’omonimo film diretto da James Wan, ha intrecciato terrore e religiosità. Il primo capitolo della serie, interpretato fra gli altri da Vera Farmiga, sorella maggiore di Taissa, riconferma come quanto certi temi appassionino il pubblico di diversi continenti.
Matteo Ghidoni, Il Giornale