Fan Bingbing è accusata di evasione “di milioni di euro” dal fisco cinese, ma l’attrice è ‘sparita’

Fan Bingbing è accusata di evasione “di milioni di euro” dal fisco cinese, ma l’attrice è ‘sparita’

L’attrice e cantante cinese protagonista, tra le numerose produzioni, di uno dei capitoli della saga dei supereroi X-Men, è finita nelle maglie del fisco cinese: dal primo luglio, dopo l’ingiunzione per il pagamento di tasse evase e relative sanzioni del valore di “centinaia di milioni di yuan”, è ‘irraggiungibile’

Una multa da record per lei, la stella più luminosa del Paese: 129 milioni di dollari. E un messaggio a tutto il resto del cinema cinese: da ora in poi le autorità non guarderanno in faccia a nessuno. Dopo mesi di misteriosa sparizione e speculazioni su ogni tipo sul suo destino, il Fisco annuncia una punizione esemplare per Fan Bingbing, 37 anni (è nata a Tsingtao il 16 settembre 1981), l’attrice più conosciuta della Cina. Gli ispettori le hanno presentato una cartella esattoriale da 42 milioni di dollari in imposte non versate, a cui si aggiungono quasi 87 milioni di sanzioni. E lei l’ha accolta con la classica apologia pubblica richiesta dal regime comunista: “Mi vergogno per il mio comportamento e chiedo scusa a tutti”, ha scritto sul suo profilo Weibo, il Twitter cinese, dove è seguita da oltre 62 milioni di persone. “Senza le buone politiche del Partito e dello Stato, senza l’amore del popolo, non ci sarebbe Fan Bingbing”.

Le indagini sull’attrice nascono a giugno, quando Cui Yongyuan, un noto presentatore televisivo in pensione, ha postato online la foto di due contratti per un film di Fan. Nel primo, ufficiale, la paga è di 1,6 milioni di dollari, nell’altro, privato, sale a 7,8. Lo yin e lo yang, nell’industria cinematografica cinese chiamano così questo diffuso stratagemma per evadere il fisco. E dopo l’indagine conclusa domenica gli ispettori hanno stabilito che la star lo ha usato per Air Strike, una delle sue ultime pellicole, evadendo 1,1 milioni di dollari. A cui si aggiungono 36 milioni di dollari sottratti dalle sue aziende, in circostanze per ora non specificate.Fino a oggi l’indagine non aveva avuto nessuna conferma ufficiale. E la sparizione di Fan Bingbing, scomparsa dalla circolazione dal 2 giugno, aveva generato ogni sorta di speculazione tra fan e osservatori, dall’arresto alla fuga all’estero. L’uscita dei suoi film è stata rimandata e molti degli sponsor (diverse aziende del lusso tra Oriente e Occidente) l’hanno progressivamente abbandonata. Una multa di questo tipo non sarà facile da pagare, neanche per una attrice di questa fama, nota al pubblico mondiale per i suoi ruoli da protagonista in blockbuster: tra gli altri, X-Men, dove ha interpretato il personaggio di Blink nel settimo capitolo della saga Giorni di un futuro passato e Iron Man 3. Bingbing, però, ha detto che supererà “tutte le difficoltà” per saldare il dovuto.

Ma la punizione e la pubblica autocritica sono soprattutto un successo per le autorità comuniste e la loro stretta sul mondo del cinema, sempre più importante per la propaganda man mano che il grande schermo entra nelle abitudini dei cinesi. Subito dopo la denuncia online dei ‘doppi contratti’ il governo ha approvato delle norme che limitano il compenso delle superstar al 40% dei costi di produzione dei film, accusando il cinema di “distorcere i valori sociali, promuovendo una tendenza a venerare il denaro”. E se anche Fan Bingbing arriva a umiliarsi pubblicamente, nessuno potrà sentirsi al sicuro.

Filippo Santelli, Repubblica

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