Serena Ionta col suo singolo ha conquistato il titolo di “Singolarmente”, la rubrica che consiglia i migliori singoli del mese. L’INTERVISTA
Il caldo accende la creatività e l’arte. Perché tra i circa 250 singoli ascoltati per Singolarmente, la mia rubrica sui migliori brani del mese, non sono riuscito a scendere sotto i 17, record assoluto da inizio anno. Ed è una bella notizia perché significa che non solo la buona musica c’è ma germoglia anche. Il mio pezzo preferito è Limonata di Serepocaiontas, all’anagrafe Serena Ionta, che accompagnata dal suo fedele ukulele e col supporto del produttore multi-platino DSonthebeat (Daniele Silvestri) che nel tempo di una canzone ha declinato il contrasto tra la dolcezza di atmosfere squisitamente estive e l’asprezza di una delusione sentimentale che, un po’ come la bevanda acidula, è difficile da mandare giù. Ma, dice Serena, non tutto è perduto e si affida al motto se la vita di dà i limoni, fatti una limonata.
Serena partiamo dal singolo: perché Limonata per l’estate 2022?
Nasce da una storia vissuta recentemente che ho scritto di getto col mio produttore, una storia un po’ amara che ho preso con filosofia. E poi va detto che la limonata è una bevanda che trasmette freschezza; ho avuto una bella risposta anche dagli amici.
Tu non ti ascolti Dente…che significa? Se è una citazione all’artista perché proprio Giuseppe Peveri?
Sì, è il mio cantautore italiano preferito. Parlo di una relazione che non rispetta le aspettative, quando cerchi di farti piacere in tutto e non vedi una risposta. Proponi Dente e dall’altra parte si sbuffa: non assecondi nemmeno i miei brani e io metto in loop le tue playlist.
Per farsi passare l’aspro dalla bocca, meglio andare a un appuntamento con un destriero o in bicicletta?
La bici ha il suo perché. Ne sono una fan, non mi piace il troppo pomposo; quello che voglio comunicare è che anche chi non è un principe ha il suo perché.
Sei tutto un po’ un difetto: non bastava questa presa di consapevolezza per superare la delusione?
Poteva bastare ma la svolta è quando scopro anche io di avere i miei difetti e alla fine lo scopro. Nella prima bozza di scrittura non riuscivo a dare una chiave di lettura per fare prendere il tutto con filosofia. Dobbiamo entrambi dobbiamo scendere dal piedistallo trasmette pure il mio essere un po’ difettosa.
Che dici, basta playlist in generale nella vita?
Continuo. Ne sono una grandissima fan. Ne avevo preparato una per lanciare Limonata che mi ha aiutato molto avendola spinta con i canali social. Non le cancellerò più!
Biancaneve con un re sarebbe stata un’altra favola? Hai una favola preferita?
La regina che avvelena le mele e si avvelena il sangue non ambisce a conquistare il re…è come non fosse necessario. Voglio dire che siamo indipendenti e autonome da sole, va ricordato ogni tanto. Sono affezionata a Cenerentola, da piccola la guardavo in loop. La alternavo con la Gabbianella e il Gatto di Sepulveda che mi faceva piangere sempre. Uno strazio vederla volare via e abbandonare i gatti, io che li amo e ne ho due.
Essere inserita nella playlist Indie di Spotify è di certo una soddisfazione, ma visto il tuo eclettismo sul lungo pensi possa diventare un limite?
Ci sono brani inseriti anche in mood differenti. Essere in playlist editoriali è un bellissimo traguardo. Certo, poi non voglio bloccarmi sui generi. Ora per altro un momento bello per fare dei mix, per contaminare.
Nei tuoi momenti liberi, tipo ora che sei in vacanza, cosa ascolti?
Ascolto tanto jazz, da Sarah Vaugham a Frank Sinatra fino a Chet Baker ed Ella Fitzgerald: è il mio mood da vacanza. Ci sono cresciuta e mi fanno compagnia senza impegnare la mente. Mi fanno compagnia in modo discreta, poi magari opto per l‘Indie all’aperitivo.
Come è nata la passione per l’ukulele?
Casualmente poi si è consolidata nel tempo. Ho comprato a Milano nel periodo universitario alla Bocconi. Ero solitaria, il mio ragazzo era in viaggio per festeggiare la laurea. Ho visto un po’ di tutorial ed è stata una bellissima scoperta e anche low cost. Poi negli anni ne ho preso di più belli. Sui social vedo persone più grandi che seguono i miei tutorial e poi lo comprano. Non lo ho più abbandonato.
Quanto ha inciso sulla tua formazione artistica il periodo londinese?
A livello musicale sono stata ferma, lavoravo per mantenermi. Dopo due anni, su cinque che ci ho vissuto, ho ritrovato un amico, Gennaro Ricciardone, che aveva frequentato con me la scuola di musica e abbiamo messo su un piccolo duo. Facevamo attività online, eravamo Le Salopettes. Lui ora è un brano jazzista, è un professionista.
Cosa puoi raccontarmi della collaborazione con Leonardo Pieraccioni? Il brano è Il dubbio e tu fai un cameo…questo si sa. Il brano accompagna un momento chiave del protagonista, Don Simone. Tu sei una persona che convive col dubbio? Sei credente?
Sono credente anche se ora non ho una parrocchia di riferimento. Ma le ho avute a Latina e a Milano, fino a prima di partire per Londra; le ho frequentate e ne vado fiera, ho conosciuto persone che mi sono sempre vicine. Ora faccio digital marketing del lunedì al venerdì e mi chiedo se è la strada giusta, il dubbio è quello ma dico pure che sono le situazioni che ti fanno capire quale è la giusta strada. Una vocazione va seguita qualunque essa sia. I risultati a piccoli passi arrivano e sono i piccoli passi che fanno fare i lunghi cammini.
Non ho trovato traccia del brano L’Economistico…
Su instagram ci sono video di più di un anno fa quando lo ho proposto per un festival di Ikea. Si trovano da qualche parte. Racconta un momento di consapevolezza, con tutti gli amici a fare consulenze mentre io restavo chiusa in una stanza a fare canzoni. Ce ne sono 5, 6 che vagano e non so se verranno mai registrate in studio. Nei live le faccio poiché ci sono affezionata, dicono cose molto vere di me.
Come nasce il tuo nome d’arte?
Il nomignolo mi è stato dato dai miei compagni al liceo. E’ la crasi del mio nome e cognome, Serena Ionta, con l’aggiunta di Pocahontas con per altro con me non c’entra nulla neanche come aspetto. Quegli amici sono ancora nella mia vita.
Che accadrà nelle prossime settimane?
Ho qualche concerto per eventi privati. Prima delle feriea Milano ne ho fatto qualcuno ora se ne riparla da settembre. Poi c’è un altro singolo che uscirà a ottobre e che sto scrivendo col mio produttore Daniele Silvestri alias DSonthebeat. In più ho una sorellina di 13 anni che mi lancia su Tik Tok!