La popstar ha promesso di rimuovere l’insulto dalla sua canzone del nuovo disco “Renaissance”, però non si è scusata (a differenza di Lizzo, che ha chiesto venia per aver usato la stessa identica parola della collega). “La parola, non usata intenzionalmente in modo dannoso, sarà sostituita nei testi”, ha fatto sapere Beyoncé attraverso una dichiarazione rilasciata al Daily Mail. La sostituzione della parola è a seguito delle reazioni negative dei fan e di un’organizzazione benefica per l’uguaglianza dei disabili
Beyoncé promette di rimuovere la parola che suona come un insulto dalla sua nuova canzone “Heated “, tratta dal settimo album in studio (appena uscito) “Renaissance”. Tuttavia la popstar non si è scusata: “La parola, non usata intenzionalmente in modo dannoso, sarà sostituita nei testi”, ha fatto sapere l’artista attraverso una dichiarazione rilasciata al Daily Mail.
La sostituzione della parola incriminata è a seguito di una reazione negativa da parte dei fan e di Scope, organizzazione benefica per l’uguaglianza dei disabili
Il termine (che riportiamo censurato: il verso della canzone è “Sp**zin’ on that ass, s**z on that ass”) “può significare ‘impazzire’ negli Stati Uniti, ma è ampiamente noto che deriva dalla parola ‘spastico’”, scrive Rebecca Davison in un recente articolo apparso sul Daily Mail. “La parola è spesso usata in modo dispregiativo per descrivere persone con disabilità, in particolare paralisi cerebrale”, aggiunge Davison sul quotidiano britannico.
Warren Kirwan, Media Manager dell’organizzazione benefica per l’uguaglianza dei disabili Scope, ha dichiarato quanto segue (prima che Beyoncé ufficializzasse la scelta di rimuovere il termine dal brano): “È spaventoso che una delle più grandi star del mondo abbia scelto di includere questo termine profondamente offensivo. Le parole contano perché rafforzano gli atteggiamenti negativi che le persone disabili affrontano ogni giorno e che hanno un impatto su ogni aspetto della vita delle persone disabili”. Warren Kirwan di Scoper ha concluso il suo commento con l’esortazione che è poi andata a buon fine: “Beyoncé è stata a lungo una paladina dell’inclusività e dell’uguaglianza, quindi la invitiamo a rimuovere questo testo offensivo”.
BEYONCÉ NON SI SCUSA (MENTRE LIZZO SÌ)
Ciò che fa discutere è il fatto che Beyoncé non abbia voluto chiedere scusa. Questa scelta assume contorni gravi soprattutto perché poche settimane fa la sua collega Lizzo aveva chiesto perdono in maniera ufficiale per aver impiegato la stessa identica parola in una sua canzone, ossia “Grrrls”.
“Poche settimane fa, Lizzo ha ricevuto un enorme contraccolpo dai fan che si sono sentiti feriti e delusi dopo aver usato lo stesso linguaggio ripugnante”, si legge sul Daily Mail. In quel caso la cantante ha subito deciso di registrare nuovamente la canzone, senza comunque tralasciare le scuse a tutti coloro che si sono sentiti offesi da quel termine.
POSSIBILE CHE BEYONCÉ, DRAKE E I LORO TEAM NON SI SIANO ACCORTI DELL’OFFESA?
Beyoncé, 40 anni, per il brano “Heated” (tredicesima traccia del suo nuovo disco “Renaissance”) ha collaborato con Drake.
Twitter e tanti altri social network sono stati in queste ore terreno fertile per la fioritura di tantissimi commenti scioccati dei fan sia di Beyoncé sia di Drake.
Possibile che Beyoncé, Drake e nessuno dei membri dei loro team si fosse accorto che quella parola suona offensiva, soprattutto dopo le pubbliche scuse con cui Lizzo si è ampiamente prostrata? Questo è l’interrogativo che serpeggia in rete in queste ore.
Su Twitter un messaggio dice: “Bizzarro che Beyoncé abbia scelto di includere un insulto in una delle sue nuove canzoni subito dopo che Lizzo ha appreso il suo errore e ha eliminato lo stesso insulto dalla sua canzone”.
Molti si dicono delusi dal fatto che Beyoncé abbia usato l’insulto abilista, sottolineando come Lizzo l’abbia corretto “con molta grazia” (scrive un utente) e “gentilmente” (sono le parole di un altro user di Twitter).
Il Daily Mail fa sapere di aver contattato un portavoce di Beyoncé per un commento, ma ancora non si è saputo nulla.
IL CASO DI LIZZO
La cantante pop americana Lizzo, 34 anni, ha cambiato lo stesso termine “s**z”, da lei utilizzato nel brano Grrrls.
Su Twitter l’artista ha scritto le seguenti parole: “Mi è stato riferito che c’è una parola dannosa nella mia nuova canzone ‘Grrrls’. Lasciatemi chiarire una cosa: non voglio mai promuovere un linguaggio sprezzante. In quanto grassa donna nera in America, ho ricevuto molte parole offensive contro di me, quindi capisco il potere che le parole possono avere (sia intenzionalmente sia, nel mio caso, non intenzionalmente)”, ha aggiunto Lizzo. “Sono orgogliosa di dire che c’è una nuova versione di ‘Grrrls’ con una modifica apportata al testo. Questo è il risultato del mio ascolto e del mio agire. Come artista influente, mi dedico a far parte del cambiamento che aspettavo di vedere nel mondo”, ha concluso Lizzo.
Il suo gesto è stato molto apprezzato dai fan.
LA QUESTIONE È STATA SOLLEVATA DALL’OPINIONISTA DEL GUARDIAN
Benché tra i commenti che più di tutti hanno fatto breccia nell’opinione pubblica ci sia quello di Warren Kirwan dell’organizzazione benefica per l’uguaglianza dei disabili (la sopracitata Scope), la questione è stata sollevata inizialmente da Hannah Diviney, opinionista del Guardian che si occupa di tematiche legate a diritti e disabilità.
Diviney è stata la prima ad accusare Beyoncé di abilismo. La giornalista ha spiegato di aver provato “sconforto” per la scelta dell’artista: «Pensavo che avessimo cambiato l’industria musicale e avviato una conversazione globale sul linguaggio abilista, intenzionale o meno», ha scritto. E ha concluso il suo discorso in questa maniera: «Le persone disabili meritano di meglio. Non voglio avere di nuovo questa conversazione».
Era stata proprio Hannah Diviney a sollevare la medesima questione circa il pezzo “Grrrls” di Lizzo, terza traccia del disco “Special”.
La giornalista aveva accusato l’artista di Detroit di incoerenza, soffermandosi sul fatto che quel termine offensivo cozzasse con l’impegno civile di Lizzo. Ricordiamo infatti che la cantante americana è un’attivista per i diritti delle persone afroamericane, oltre a essere una portavoce del body positive.
Subito Lizzo ha fatto tesoro del commento di Diviney, scegliendo di auto-censurarsi. Il passo indietro compiuto dalla cantante di Detroit è per Hannah Diviney un passo avanti a livello di civiltà. La giornalista infatti ha subito commentato la sua scelta responsabile, nobile e lodevole, dicendo che la popstar ha offerto «una masterclass su come essere un vero ed efficace alleato» della causa delle persone con disabilità, come riporta il magazine Rolling Stone.