Il presidente del Consiglio ha un indice di gradimento alto. Ma non è solo l’«effetto recovery fund», il suo appeal va al di là della politica e ha a che fare con il suo look e quel ciuffo statement
Il premier Giuseppe Conte è ricercatissimo su Google ed è il leader più apprezzato del Paese. Lo sa bene anche lui: «La mia popolarità è cresciuta per effetto del lockdown», ha detto riferendosi al clima di fiducia instaurato con i cittadini durante la quarantena tra social, decreti e appuntamenti fissi in televisione il sabato sera. Secondo un sondaggio di Demos, realizzato per Repubblica, la sua popolarità è sostenuta dal 60% degli italiani.
Questa quota di cittadini vorrebbe che «l’avvocato del popolo» rimanesse in politica anche a fine legislatura. Dopo la vittoria portata a casa da Bruxelles per il Recovery Fund e l’uscita pubblica a sorpresa con la compagna Olivia Paladino in occasione dell’inaugurazione della rassegna estiva del cinema America, il premier, che compie 56 anni l’8 agosto, ha mandato in subbuglio Google. Le regioni in cui Conte è stato più ricercato in rete sono Calabria, Puglia, Lazio, Marche e Basilicata mentre le città risultano essere Roma e Milano, come rivela l’ultima ricerca di AvantGrade.com, agenzia di digital marketing.
Il premier richiama l’attenzione per ragioni politiche ovviamente ma, in realtà, a generare appeal sono anche la sua vita privata e il look. Del resto, non è più stato un semplice presidente del Consiglio dalla nascita di pagine Facebook come «Le bimbe di Conte» che, tra ironia e verità, esaltano il divismo di Giuseppi (come lo chiama Trump). Da avvocato a sex symbol il passo si è compiuto in men che non si dica e ad apprezzare sono soprattutto le donne sapiosexual, affascinate dal suo bell’aspetto e sguardo maliardo, ma soprattutto dalla sua posizione e intelligenza.
I dati parlano chiaro: tra le ricerche correlate spicca «fidanzata Giuseppe Conte» con un +600% e «Giuseppe Conte barba», seconda solo a «Conte Bruxelles». Che la sua fidanzata Olivia abbia fascino è un dato di fatto. Elegante, molto discreta, bionda con quei tratti estetici che caratterizzano la popolazione dei cosiddetti paesi frugali che hanno dato del filo da torcere a Conte, Olivia proviene dall’alta borghesia romana. Il padre è Cesare Paladino, proprietario dell’hotel Plaza. Una bellezza raffinata, accompagnata da make-up nude all’insegna della semplicità e abiti total black.
E del premier cosa dire? Il suo identikit beauty recita così: capelli neri fini con qualche filo bianco non degno di nota (qualcuno sostiene che si tinga) e ciuffo importante che segue il movimento del vento ma sempre con un certo rigore, viso leggermente appuntito – quando sorride ha le fossette -, e sguardo «da volpino». Come si nota in una foto (nella gallery) la sua grooming routine è molto basica e cavalca l’estetica dell’onestà, tutto il contrario di quella del presidente francese Emmanuel Macron che ha speso 26.000 euro per una visagista, Natacha M., e in cosmetici per uomo solamente nei primi 100 giorni all’Eliseo. Come a dire: fatti e non parole, Conte con il suo look pulito vuole allontanarsi dalla finzione e da un’immagine eccessivamente costruita. Ha una attitudine molto curata e il sorriso rassicurante. È un uomo di bell’aspetto, un dandy della porta accanto con una buona dose di self-confidence. Gli potremmo consigliare solo un buon contorno occhi, per attenuare quelle occhiaie spesso marcate dai consigli dei ministri prolungati fino a tarda notte.
Alice Rosati, Vanityfair.it