La controversia tra Tommaso Zanello, noto come Piotta, e il Club Tenco non accenna a calmarsi, tanto che ora sono gli avvocati a intervenire. Dopo un intenso scambio di accuse sui social media e attraverso comunicati stampa, la disputa è giunta in tribunale a causa dell’esclusione dell’artista dalla lista dei finalisti della categoria ‘Miglior album in dialetto’.
Ieri, Piotta ha comunicato di aver incaricato i suoi legali di presentare una diffida formale al presidente del Premio, richiedendo l’accesso agli atti e la sospensione dell’assegnazione. Il suo album ‘Na Notte Infame’ – come si legge nella diffida – “è stato accettato senza obiezioni dai responsabili, ma successivamente è stato escluso dalla lista dei finalisti”. Gli avvocati di Piotta affermano che l’album è in dialetto romano, come confermato da diverse istituzioni ed esperti, e denunciano la mancanza di trasparenza nell’esclusione.
Oggi, il Club Tenco ha risposto tramite il legale Davide Perrotta, sostenendo di aver rispettato il regolamento delle Targhe Tenco e respingendo le accuse di Piotta. Il Club Tenco assicura di aver agito in conformità con le norme delle Targhe Tenco e respinge le accuse di Piotta, giudicando i suoi attacchi mediatici dannosi per l’immagine dell’associazione. Secondo il Club, l’album di Piotta non soddisfa il requisito di avere almeno la metà delle tracce in dialetto, essendo prevalentemente in italiano. Il regolamento, ribadisce il Club Tenco, “è chiaro e che la contestazione di Piotta è infondata e lesiva per l’associazione.”
Nel frattempo, numerosi sostenitori si sono schierati dalla parte dell’artista romano, tra cui l’Assessorato alla Cultura del Municipio Roma III, l’Associazione Culturale Lando Fiorini, Giovanni Vacca dell’Università di Roma 3 – Dams e Paolo D’Achille, presidente dell’Accademia della Crusca, che ha dichiarato: “ha ragione Piotta, è labile confine tra italiano e romano”.
Oggi è intervenuta anche la famiglia Tenco, che attraverso il portavoce, Michele Piacentini, ha fatto sapere che non esclude ulteriori azioni legali nei confronti del Club Tenco, oltre alle già esistenti controversie sull’uso del nome e delle opere di Luigi Tenco. La famiglia ha interrotto le collaborazioni con il Club nel 2018 a causa di problemi di trasparenza e critica l’attuale direttivo, ritenendolo inadatto a rappresentare il nome di Luigi Tenco e accusandolo di svolgere attività commerciali inappropriate.
Premio Tenco, la Crusca sostiene Piotta: “Labile il confine tra italiano e romano”
Nella replica del Club Tenco si legge, in particolare, che “l’album presentato dal cantante ‘Piotta‘, con la propria autocandidatura alle Targhe, è assolutamente carente del requisito richiesto, poiché, ad eccezione di un solo brano e di pochi vocaboli per ogni canzone, le tracce presentate da ‘Piotta‘ sono tutte eseguite – pressoché integralmente – in italiano, e non, invece, mediante prevalente utilizzo del dialetto”. Il Club Tenco continua sottolineando che “il semplice ascolto delle tracce evidenzia la scelta deliberata del cantante di esprimersi in italiano e non in dialetto romanesco – in questo album – la prevalenza delle espressioni caratterizzanti”.
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