laF, da domani arriveranno “I viaggi di Simon Reeve”

laF, da domani arriveranno “I viaggi di Simon Reeve”
Da domani alle ore 21.10 torna in prima tv assoluta su laF (Sky 135) il giornalista BBC e reporter britannico Simon Reeve con i suoi documentari alla scoperta di alcuni dei Paesi più belli del mondo e delle persone che lottano ogni giorno per preservarli: “I viaggi di Simon Reeve” punta ora i riflettori sul “Mare Nostrum” con tre reportage suddivisi in 8 episodi da 1 ora ciascuno, “Nel Mediterraneo” (con tappe in Sicilia, Calabria, Matera e Puglia), “In Turchia” e “In Grecia”.

All’inizio del primo reportage, “Nel Mediterraneo”, Simon Reeve giunge nell’isola di Malta che, sotto l’immagine da cartolina, si rivela essere anche un Paese accusato di riciclare denaro sporco e di ospitare il crimine organizzato. Destinazione successiva è la Calabria, dove Simon indaga i complessi aspetti della ‘Ndrangheta e attraversa un labirinto sotterraneo fatto di tunnel e bunker costruiti dai boss fuggitivi; a Brancaleone (RC) visita il Centro Recupero Tartarughe Marine, che ancora oggi sono minacciate dalle enormi quantità di plastica che si trovano in acqua e, assieme ai responsabili dell’attività, libera in mare Raoul, tartaruga assistita e curata nel centro. Simon arriva poi a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019 e Patrimonio Mondiale UNESCO per i suoi celebri “sassi”, che negli ultimi anni ha visto un forte rinnovamento del turismo e, a seguire, giunge in Puglia, regione famosa per la produzione di olio d’oliva che sta però affrontando un duro periodo di crisi a causa della Xylella, malattia che colpisce gli ulivi, facendoli seccare e morire. L’ultima tappa è infine in Albania, dove conosce le norme che vi vigono ed esplora una spettacolare riserva naturale di uccelli che, dopo aver vietato la caccia di alcuni esemplari, si sta pian piano ripopolando.
Nella seconda parte del reportage “Nel Mediterraneo”, in onda l’11 luglio, Simon arriva in Israele, unendosi alla Marina che pattuglia la costa e proteggendo le riserve petrolifere del Paese con armi e tecnologie militari all’avanguardia; in Libia visita Leptis Magna, una delle antiche urbes romane meglio conservate grazie ad alcuni giovani volontari che hanno rischiato la vita per proteggere questo grande e importante sito storico. Passando per il deserto della Tunisia, Simon conosce un uomo che produce olio d’oliva e scava a mano la roccia per costruire nuove case berbere; giunto in Sicilia, incontra le sorelle Napoli,  che dal 2006 denunciano e combattono tenacemente le intimidazioni mafiose e, successivamente, dopo aver visto un vasto numero di delfini e balene sopravvivere schivando traghetti, navi portacontainer e petroliere, si reca in Costa Blanca, a Benidorm, regione famosa per avere il grattacielo residenziale più alto d’Europa.
Nel reportage “In Turchia”, in onda il 18 luglio, Simon visita Istanbul, le spiagge e le acque cristalline del Mar Egeo, prima di raggiungere il confine devastato dalla guerra con la Siria. Qui incontra un produttore che sta cercando di vendere vino in un Paese musulmano con un governo sempre più conservatore e alcuni personaggi che fanno parte dell’élite turca. Simon si dirige poi verso la costa del Mar Nero, dove incontra prima un ambientalista che protegge gli orsi bruni e poi gli abitanti di alcuni villaggi che ancora comunicano usando l’antica “lingua degli uccelli”.
Nell’ultimo reportage, in onda il 25 luglio, Simon arriva in Grecia, dove cerca di sapere dai cittadini qualcosa in più sulla crisi economica che hanno affrontato, percependo come stiano ancora lottando contro il declino. Passando prima per Atene e Pserimos, una piccola isola che si arricchisce grazie alle spugne di mare, arriva poi a Lesbo, dove scopre un’altra delle enormi sfide che il Paese deve affrontare: la crisi dei migranti, che ogni giorno arrivano cambiando radicalmente le vite degli isolani. A Creta, infine, Simon si dirige tra le montagne, conosce pastori e sacerdoti locali e, accampati sotto le stelle, si fa raccontare come i ricordi della Seconda Guerra Mondiale siano ancora ben nitidi nella mente dei cretesi.
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