«Netflix? Pone un problema di concorrenza sleale». Parola dell’amministratore delegato e vicepresidente di Medusa Giampaolo Letta, che ha presentato il nuovo listino di film della compagnia cinematografica. A Villa Spalletti, Letta ha analizzato la situazione nazionale: «È in atto una trasformazione di tutti i mezzi di distribuzione dell’audiovisivo, ma la televisione generalista non è morta, anzi. In Italia c’è un’offerta generalista gratuita con tantissimi contenuti, tra Rai, Mediaset e La7, che è enorme. Il sistema Italia è all’avanguardia e deve reggere la concorrenza dei vari Netflix per non essere fagocitato. Le piattaforme sono penetrate in Italia senza colpo ferire, utilizzando modelli produttivi innovativi con vantaggi fiscali notevoli, praticamente senza pagare le tasse nel nostro paese: in un sistema ci devono essere le stesse regole e gli stessi vincoli. Senza voler demonizzare nessuno, la concorrenza deve essere fatta ad armi pari, avendo gli stessi mezzi e strumenti. Per decenni in Italia abbiamo parlato solo, attenzionando e limitando il mondo della televisione generalista, anche parlando di cinema, di quote obbligatorie di programmazione e distribuzione, poi la legge Franceschini: abbiamo una concentrazione di regole sulle tv, perdendo di vista i nuovi mezzi come Netflix. Anche nei rapporti con i produttori indipendenti, c’è chi può fare come gli pare. E l’aspetto fiscale è importante: poi non hanno personale in Italia, non impiegano nessuno, ottimizzano a livello mondiale ogni scelta per evitare di pagare tante tasse. Noi siamo dall’altra parte, e combattiamo con la concorrenza sleale».
Una lunga riflessione, quella di Letta, tenendo presente che «il cinema è il genere più programmato in assoluto: come racconto sta vivendo un momento di grande importanza, è il contenuto che qualsiasi televisione, a pagamento, generalista, piattaforme, on demand, vuole. Il cinema fatica di più nella sala, perché oggi ognuno di noi ha una tale offerta di prodotti sul proprio device che non spinge a uscire di casa. Decidere di andare al cinema richiede una forte motivazione: oggi stare due ore concentrati in una sala, senza i social, è difficile».
I prossimi film? «Il listino Medusa 2018-19 aspetta Checco Zalone». Senza dimenticare la crisi della scrittura autoriale, per colpa dell’incapacità di creare prodotti immediatamente realizzabili, tra i progetti che la società controllata da Mediaset porterà sul grande schermo il quinto film con protagonista Zalone è sicuramente tra i più attesi: nulla però è stato svelato del lungometraggio, precedentemente annunciato con il titolo L’amico di scorta, compreso il nome del regista. L’uscita nelle sale è prevista tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio del prossimo anno. La filosofia della compagnia è «sempre più made in Italy con una prevalenza di commedie, ma anche con film d’autore». Ecco così L’uomo del labirinto, diretto da Donato Carrisi e tratto da un suo stesso romanzo, che proverà a replicare il successo del film La ragazza nella nebbia. Seguono Il vizio della speranza di Edoardo De Angelis, e Domani è un altro giorno di Simone Spada, sulle tracce del film ispano-argentino sull’amicizia Truman – Un vero amico è per sempre. Quest’ultimo è solo uno dei remake che Medusa Film ha in cantiere, con Volfango De Biasi che dirigerà Bugiardi, basato su Alibi.com, e Guido Chiesa al timone di Ti presento Sofia, versione tricolore di Se permetti non parlarmi di bambini!. Per chiudere, torna una delle coppie più attese dai nostalgici dei cinepanettoni, ovvero Amici come prima, che dopo 13 anni vedrà nuovamente assieme Christian De Sica e Massimo Boldi, con il primo anche regista e una sceneggiatura firmata da Fausto Brizzi. Il Natale 2019 sarà invece affidato al ritorno in campo di un’altra coppia comica, il duo Ficarra & Picone: Letta anticipa che «questa volta il film non è ambientato in Sicilia. Stanno scrivendo la storia e sarà un film più natalizio, più familiare».
Gianfranco Ferroni, ItaliaOggi