Si è fatta conoscere ad “Amici” grazie la sua voce potente e sensuale, e dopo l’uscita di “Libertad“, ora Ibla è pronta a tornare dal suo pubblico con un Ep in cui “c’è una bella fetta di me che non vedo l’ora di farvi ascoltare”, racconta a Tgcom24. Nei suoi brani la 23enne passa con disinvoltura dall’italiano allo spagnolo per merito del nonno che, dopo aver vissuto in Sudamerica, “portò molti vinili di musica folk, il mio sound deriva da lì.”
Ad Amici hai lanciato il tuo singolo “Libertad”, come è nato?
E’ stata una necessità. “Libertad” è nato di getto la prima settimana di lockdown: ho scritto il titolo ed è venuto fuori tutto in quindici minuti.
Il lockdown è stata una prova durissima, soprattutto sui ragazzi della tua età…
Sì, io in particolare non sopporto essere ‘rinchiusa’ e odio la monotonia. Questo periodo mi ha riportato indietro nel tempo, a una situazione passata di amore tossico.
Hai scelto di cantare in spagnolo, perché?
La cultura e la musica spagnola la sento molto vicina al folk siciliano. Quando avevo tre anni mio nonno mi fece sentire la prima canzone in spagnolo. Lui aveva lavorato per anni in Sudamerica e al ritorno portò molti vinili di musica folk, gran parte del mio sound deriva da lì.
Cosa ti ha lasciato “Amici”?
E’ stata un’esperienza molto forte. La cosa più importante che mi ha insegnato “Amici” è la consapevolezza di me come artista e come persona. Dentro la scuola questo aspetto è maturato molto perché devi essere sempre molto concentrata e pronta ad assimilare qualunque cosa.
Eri nel team di Arisa, che ricordo conservi di lei?
Arisa mi ha lasciato libera di esprimermi in qualsiasi modo senza mettermi limiti. E’ stato molto importante perché ho potuto liberarmi completamente
Il rapporto con Rudy è stato complesso…
Il fatto che lui abbia creduto tanto in me, soprattutto all’inizio, mi ha dato la forza di entrare senza sentirmi in difetti all’interno di un gruppo già formato.
Hai progetti in cantiere?
A breve farò uscire il mio Ep che conterrà “Lontanto da qui”, “No te Gusta” e “Libertad”, oltre a brani inediti. C’è una bella fetta di me e non vedo l’ora di farli ascoltare
E per l’estate? Hai in programma dei concerti?
So che ci sono segnali positivi: piccole riaperture a capienza dimezzata. Spero davvero che la musica torni presto a fare rumore. Siamo stati troppo tempo in silenzio e credo che tutti abbiamo bisogno della musica per ripartire.
Laura Lesquier, Tgcom24