Architetto, scrittrice, attivista e autrice: la moglie del presidente Volodymyr Zelensky è rimasta al fianco del marito, insieme ai due figli. E dal suo profilo Instagram, da oltre 2 milioni di follower, racconta il confitto Russia-Ucraina, sostenendo il suo popolo e diventando un’eroina della resistenza
Quando i loro sguardi si sono incrociati per la prima volta, ai tempi della scuola superiore, l’Ucraina era stata riconosciuta indipendente da pochi anni. A cavallo del Duemila, poi, quando entrambi frequentavano l’Università di Kryvyi Rih, è scoppiato l’amore: o meglio, lui – tenace studente di giurisprudenza – ha fatto breccia nel cuore di lei – architetto in erba – dopo un lunghissimo corteggiamento.
Olena Zelenska, nata Kijasko, e Vlodymyr Zelensky si sono sposati il 6 settembre 2003, ma il loro legame sentimentale si è presto tramutato anche in collaborazione professionale. A braccetto, infatti, sono entrati nella casa di produzione Kvartal 95, con la quale il futuro presidente ucraino ha acquistato rapidamente popolarità grazie ai suoi show: dietro le quinte, la brillante moglie a scrivergli gli sketch.
«Ho sempre preferito rimanere nell’ombra», ha raccontato in passato l’attuale first lady. Che con Vlodymyr ha messo al mondo due figli, Oleksandra (18) e Kyrylo (9). Oggi, in questi tragici giorni per il loro Paese, sono tutti e quattro insieme, riuniti in una località segreta. D’altronde Olena è sempre stata la prima sostenitrice del marito, anche quando lui – nel 2018 – ha deciso di scendere in politica.
«All’inizio ero contraria e glielo dissi in modo aggressivo», ha rivelato lei. «Vedevo le difficoltà, era un totale cambio di direzione». Durante la campagna elettorale, però, ha iniziato a controllargli i discorsi in pubblico, a frequentare i suoi comizi e a curargli persino il guardaroba: «Ho capito che avrebbe fatto di tutto per proteggere la nostra famiglia, così sono diventata una sua sostenitrice».
Amore e coraggio. Olena – inserita nel 2019 nella lista delle donne più influenti d’Ucraina stilata da Forbes – è uscita sempre più allo scoperto, portando avanti importanti battaglie sociali per i bambini e per le donne: dal memorandum d’intesa firmato con Unicef alle campagne in tema di alimentazione, fino all’intervento per l’adesione del suo paese all’iniziativa del G7 sull’uguaglianza di genere.
«Non cadrò nel panico, o scoppierò a piangere», scrive adesso sul suo profilo Instagram da oltre due milioni di follower. «Sarò calma e fiduciosa. I miei bambini mi guardano e resterò vicino a loro e accanto a mio marito. Ma anche accanto a voi, miei cari ucraini. Vi guardo tutti: in tv, per strada, su internet. E sapete cosa? Siete meravigliosi e sono orgogliosa di vivere con voi nello stesso Paese».
D’altronde, che avrebbe dovuto a convivere con i riflettori lo aveva capito anni fa, quando Vlodymyr è stato eletto presidente. «Se tuo marito fa questo lavoro, ci sono doveri che non puoi delegare a nessuno». La lotta per libertà, è uno di questi.
vanityfair.it