di Cesare Lanza
Chi lo ha conosciuto ricorda che Totò, come la maggior parte degli attori comici, era tristissimo, romanticamente malinconico.
Ed era nota la sua ingenua, innocente ed esagerata gelosia. Una volta rinchiuse in un camerino, a chiave, la donna amata, mentre lui si esibiva sul palcoscenico in teatro. La donna strillò e fu liberata dai vigili del fuoco. Totò sentì lo strepito, interruppe lo spettacolo, uscì di scena e inesorabilmente (non perdeva mai il controllo di sè) torno a rinchiuderla a chiave, e riprese lo spettacolo.
Cesare Lanza, ItaliaOggi