Tutto sulla vicenda di Ghislaine Maxwell, colpevole

Tutto sulla vicenda di Ghislaine Maxwell, colpevole

Ghislaine Maxwell è stata dichiarata colpevole di cinque (su sei) capi d’accusa per aver facilitato gli abusi sessuali di Jeffrey Epstein. «Una giuria unanime ha giudicato Maxwell colpevole di uno dei peggiori crimini immaginabili: facilitare e partecipare all’abuso sessuale di bambini», ha dichiarato il procuratore Damian Williams, «crimini che ha commesso con il suo partner di lunga data e co-cospiratore, Jeffrey Epstein».

La sola accusa che non le è stata riconosciuta è quella relativa all’aver indotto un minore a viaggiare oltre i confini dello Stato per impegnarsi in un atto sessuale illegale. La Maxwell, che oggi ha 60 anni, rischia fino a 65 anni di prigione quando sarà condannata.

La giuria, dopo aver ascoltato per tre settimane decine di testimonianze, non ha avuto quindi molti dubbi: i procuratori hanno descritto la Maxwell come il perno centrale nello schema di Epstein per abusare di ragazze minorenni. Le sue quattro accusatrici nel processo hanno raccontato come Epstein le abbia sfruttate sessualmente da adolescenti e come la Maxwell le abbia reclutate o preparate per i suoi abusi, a volte partecipandovi lei stessa. Molte prove sono state fornte a supporto della tesi che Epstein e Maxwell fossero amanti e collaboratori: gli ex dipendenti della coppia l’hanno descritta come la sua numero due, strettamente integrata nei suoi affari quotidiani. L’assistente procuratore Alison Moe nelle sue arringhe finali, il 20 dicembre, ha sostenuto: “È chiarissimo che Maxwell sapeva ed era profondamente coinvolta negli abusi sessuali di Epstein sui minori».

Durante tutto il processo, invece, la difesa della Maxwell ha cercato di separarla da Epstein e di sostenere che i suoi accusatori l’avevano erroneamente associata ai loro ricordi degli abusi di Epstein, per trarne profitto. «Jeffrey Epstein è morto e poi tutti hanno preso un avvocato», ha detto l’avvocato della difesa Laura Menninger. «Ognuno degli accusatori si è procurato un avvocato prima di entrare per la prima volta, nel settembre del 2019 in relazione a questo caso, per parlare con l’FBI. Non hai bisogno di un avvocato per andare a parlare con l’FBI, a meno che tu non voglia ottenere dei soldi». In realtà ogni accusatrice ha testimoniato di aver già ricevuto i suoi soldi dal fondo di compensazione delle vittime di Epstein e di non avere alcun interesse finanziario nell’esito del processo.
Menninger ha continuato, sostenendo che la Maxwell «è stata processata qui per essere stata con Jeffrey Epstein. Forse è stato il più grande errore della sua vita, ma non è stato un crimine». nel frattempo dopo il verdetto gli avvocati della Maxwell hanno subito iniziato a lavorare per l’appello.

Ma facciamo un passo indietro: il verdetto arriva più di due anni dopo che Epstein si è ucciso in un carcere federale in attesa del processo, e tre anni dopo che una serie investigativa del Miami Herald, Perversion of Justice ha rinnovato l’attenzione su Epstein. La reporter Julie K. Brown aveva fatto nuova luce sull’accordo di clemenza che Epstein aveva ricevuto dai procuratori nel 2008 dopo essersi dichiarato colpevole delle accuse di favoreggiamento della prostituzione minorile in Florida. 

Durante il processo alla Maxwell i procuratori hanno sostenuto dall’inizio che la coppia predava ragazze vulnerabili provenienti da famiglie in difficoltà. Maxwell pensava che «quelle ragazze non avrebbero mai tenuto testa ad una coppia di potere come Jeffrey Epstein e Ghislaine Maxwell», ha detto il procuratore Maurene Comey alla giuria. «E se lo avessero fatto, chi avrebbe creduto loro? Chi crederebbe a Jane o Kate o Carolyn o Annie piuttosto che a Ghislaine Maxwell e Jeffrey Epstein, che hanno frequentato presidenti, celebrità e leader d’affari?».

VanityFair.it

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