Elisabetta Canalis a Belve: “Clooney? Mi ha insegnato che si può amare una persona che ti ama”

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Domani in prima serata su Rai 2 la terza puntata del programma condotto da Francesca Fagnani
Pubblicato:02-12-2024 13:32Ultimo aggiornamento:02-12-2024 13:39

 Terzo appuntamento con ‘Belve’, domani in prima serata su Rai2. Tra gli ospiti di Francesca Fagnani ci sarà Elisabetta Canalis, che racconterà i momenti più importanti della sua vita e della sua carriera, passando per le amicizie e gli amori. La showgirl racconterà le sue storie più famose con Bobo Vieri e George Clooney e non solo.

“Ho sofferto tantissimo per amore” confessa Canalis che nello studio di Belve. Fagnani le chiede del suo amore in gioventù con Bobo Vieri che raccontò che lei lo ‘inseguiva in strada per pestarmi’. “È successo davvero? Ha menato Vieri?” domanda la giornalista. “Io lo lasciavo, poi lo vedevo con altre e mi arrabbiavo. Una volta in un bar abbiamo cercato di picchiarci, ci hanno dovuto separare” confessa Canalis. “Era una relazione molto tormentata, non c’era molta fedeltà da parte sua. Mi ha segnata molto quella storia, ho toccato il fondo. Si creano delle dinamiche tossiche, non paritarie che poi ti traumatizzano”.

Fagnani le chiede quindi di raccontare come è nata la sua storia con George Clooney. “È l’uomo che mi ha insegnato che si può amare una persona che ti ama”, rivela Canalis. Fagnani incalza: “Ma era un fidanzamento vero? Ha firmato contratti? “No, è una stronzata” la secca replica dell’ex velina che poi confessa: “Ho avuto amori più grandi. È finita perché me ne sono andata e lui non mi ha fermato”. “Perché si è interrotta l’amicizia con Maddalena Corvaglia?” domanda Fagnani. “Io non facevo bene a lei, lei non faceva bene a me”. Avete fatto pace? insiste Fagnani. “Ci parliamo. Le voglio un bene dell’anima, ma la vita ci ha allontanato. Questo non vuole dire che non ci rincontreremo”. “Ho avuto un disordine alimentare dai 15 a 20 anni” rivela poi Canalis. “Un disturbo di quel tipo non va mai via, lo gestisti con l’età e con la terapia. A me ha fatto molto bene lavorare, perché il lavoro mi ha dato tanta sicurezza”. 

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