I tedeschi divisi da uno spot
La pubblicità finisce dal giurì. Ma a molti è piaciuta
(di Roberto Giardina, recipe Italia Oggi)
In pieno clima natalizio, uno spot divide i tedeschi, e questo è già un grande successo per la campagna pubblicitaria dell’Edeka, catena di supermarket. Un messaggio che non promuove alcun prodotto, o annuncia particolari sconti. Un filmato di esattamente un minuto e 46 secondi, una sorta di brevissima storia, che un po’ ricorda le scenette del nostro mitico Carosello, che riuniva le famiglie all’ora di cena.
Calindri e Virna Lisi ci divertivano per venderci un amaro o un dentifricio, l’Edeka invece cerca di commuovere, e ci riesce. Non tutti. Un anziano signore torna a casa con la borsa della spesa, dell’Edeka, ovvio, in compagnia di un cane. Sulla segreteria telefonica trova i messaggi dei figli in carriera sparsi per il mondo: anche quest’anno per Weihnachten, il Natale, non possono proprio venire. Sarà per il prossimo anno. Esattamente, le parole udite l’anno scorso, di anno in anno. Il signore sbircia invidioso dalla finestra il vicino che accoglie felice figli e nipotini, e comincia a prepararsi la cena solitaria. E ha un’idea. I figli ricevono un biglietto listato a lutto. In lacrime si precipitano dal padre scomparso, per il funerale. In casa li accoglie una tavola imbandita per il Natale, con le candele accese come amano i tedeschi. Ed ecco che appare il padre e il nonno. Lacrime, commozione, sollievo. «Dovevo ricorrere a questo per riunire la famiglia?», si scusa l’anziano signore. Viene perdonato, la cena sarà un successo. Lo spot, grazie a Youtube e Facebook, è stato visto da oltre 5 milioni, anche in Italia con sottotitoli in inglese, chissà perché. L’Edeka è stata sommersa di messaggi positivi, e di critiche. Lo spot infrange un tabù, anzi due: si può scherzare con la morte? E si può mentire, sia pure per solitudine e disperazione? I tedeschi, educati da Lutero, sono convinti che non si debba mentire mai, anche a costo di apparire scortesi. E crudeli. E questa è già la loro prima bugia. Lo spot, probabilmente, non aumenterà il bilancio dell’Edeka, che non ne ha comunque bisogno. Nata nel 1898 a Berlino, la società di grande distribuzione, la prima in Germania nel settore alimentare, con una quota di mercato del 26%, ha 328 mila dipendenti, un fatturato che supera i 44 miliardi di euro. Ha voluto inviare un messaggio morale e sociale: vivo in una città di single, a Berlino sono oltre il 54%, e in Germania sono un terzo degli 82 milioni di abitanti. Single suona meglio di solitario. E la gran parte sono solitari di ritorno, come il protagonista dello spot: i figli se ne vanno, le grandi famiglie appartengono al passato. Qualcuno ha voluto denunciare lo spot all’ente (severo) per il controllo sulla pubblicità. Qui, sempre per rispetto di Lutero, si pretende che sia veritiera. Non si può sostenere come faceva Carosello, che un amaro faccia bene al fegato o che una brillantina non faccia cadere i capelli agli ispettori alla Derrick. Bisognerebbe dimostrarlo. Non so di quale peccato imperdonabile si sia macchiato l’anziano signore che non voleva passare il Natale con il suo cane. Prevedo che sarà assolto.