Tragedia per Tim Roth: è morto a 25 anni il figlio Cormac

Tragedia per Tim Roth: è morto a 25 anni il figlio Cormac

Il ragazzo è stato ucciso da una forma di cancro maligno

Lutto per l’attore inglese Tim Roth, che ha perso il figlio 25enne Cormac Roth a causa di una forma inesorabile di cancro maligno. Cormac (che nel 2021 aveva sfilato alla Mostra del cinema di Venezia con il padre per presentare il film “Sundown”) era figlio del celebre attore e della stilista Nikki Butler. Ad annunciarne la morte sono stati i familiari, straziati dal dolore, come riportano i media del Regno Unito.

“Cormac è stato un concentrato elettrico e selvaggio di energia riempito di luce e di bene. Selvaggio, ma anche anima gentile capace di portare speranza e felicita’ a coloro che ha avuto interno”, si legge nel loro messaggio pubblico di addio firmato dai genitori e dai due fratelli. “Il dolore arriva a ondate, fra lacrime e risate, mentre ripensiamo a quel bel ragazzo che abbiamo avuto tra noi per 25 anni e 10 mesi… lo abbiamo amato e lo porteremo con noi ovunque andremo”.


Debuttante come musicista a 21 anni, con l’album “Python”, nel 2018, poi coautore della colonna sonora del film New Order di Michael Franco, nel 2020, Cormac Roth aveva annunciato in prima persona su Instagram la diagnosi del micidiale coriocarcinoma che gli era stata comunicata l’anno scorso con queste parole: “La vita è breve, è caos, non sai mai quando toccherà a te. State bene e andate dal dottore. fanc***o il cancro”.

Due mesi fa, era arrivato una sorta di messaggio di congedo e ringraziamento a chi l’aveva sostenuto durante la malattia. “Non puoi sempre decidere il tuo destino, non puoi sempre scegliere il tuo futuro”, queste le sue ultime parole pubbliche messe per iscritto. 

Un duro colpo per Tim Roth, che nel 2016 in un’intervista a “The Guardian” aveva confessato che sia lui che il padre subirono abusi sessuali da parte di suo nonno. Nonostante in passato avesse già parlato di questo problema, non aveva mai rivelato chi fosse stato il colpevole.

“Mio padre ha subìto abusi. Io ho subìto abusi. Ma non è stato lui ad abusare di me, ho subìto abusi da parte della stessa persona che abusava di lui: suo padre. Era un maledetto stupratore. Ma nessuno allora sapeva come chiamarlo. Nessuno sapeva cosa fare”, aveva svelato Roth al quotidiano britannico. “Per questo ho realizzato ‘Zona di guerra'”.

Il film del 1999 rappresenta il suo debutto alla regia e racconta la storia di un ragazzino che scopre che il padre ha violentato sua sorella. Realizzare ‘Zona di guerra’ ha aiutato Tim Roth a superare il trauma: “Nella tua vita accadono delle cose, ma non vuoi considerarti una vittima. Vuoi essere un sopravvissuto e la prima cosa che ti aiuta a farlo è parlarne e trovare un modo per esprimersi

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