Il critico e storico dell’arte è appena entrato nella squadra di governo e ha annunciato la sua intenzione di coinvolgere il cantautore Marco Castoldi (meglio conosciuto con il nome d’arte di Morgan). Sgarbi vorrebbe affidare al musicista un ruolo nelle scelte di indirizzo politico collegate al settore musicale. «Morgan non si nasconde dietro la retorica degli slogan fascista/antifascista», ha affermato il sottosegretario alla Cultura
Vittorio Sgarbi è appena entrato nella squadra di governo, dove ricopre il ruolo di sottosegretario alla Cultura, e ha annunciato la sua intenzione di coinvolgere Morgan.
Il critico e storico dell’arte vorrebbe affidare al musicista un ruolo nelle scelte di indirizzo politico collegate al settore musicale. “Morgan non si nasconde dietro la retorica degli slogan fascista/antifascista”, ha affermato il sottosegretario alla Cultura.
La medesima carica era già stata ricoperta da Sgarbi tra il 2001 il 2002, quando il ruolo gli fu revocato dal Consiglio dei ministri a seguito delle tensioni con Giuliano Urbani (allora ministro dei beni e delle attività culturali, incarico che ha ricoperto nel Governo Berlusconi II). Le tensioni tra Vittorio Sgarbi e Giuliano Urbani erano relative al tema dell’alienabilità dei beni culturali.
Invece sembra essere molto diverso il rapporto con il neo ministro della cultura dell’attuale governo, Gennaro Sangiuliano, direttore del quotidiano Roma di Napoli dal 1996 al 2001, direttore del TG2 dal 2018 al 2022, vicedirettore del quotidiano Libero e vicedirettore del TG1 dal 2009 al 2018.
Sgarbi stesso si è detto sicuro che oggi le cose andranno in maniera ben diversa rispetto a vent’anni fa: “Urbani era un marziano che si occupava di diritto costituzionale, credo. Con Sangiuliano ho un rapporto di amicizia da trent’anni, ho anche presentato un suo libro. Troveremo il modo di convivere. Lui rappresenta un’idea di cultura di centrodestra, io un’idea di conservazione del patrimonio. Nel segno di Benedetto Croce”.
SGARBI COINVOLGERÀ DIRETTAMENTE MORGAN
In occasione delle prime dichiarazioni rilasciate dal critico d’arte più famoso d’Italia in qualità di sottosegretario alla Cultura, Sgarbi ha voluto chiamare in causa proprio Marco Castoldi, meglio conosciuto con il suo nome d’arte di Morgan.
Famoso cantautore, musicista, personaggio televisivo, compositore e scrittore, nonché fondatore e frontman dei Bluvertigo, Morgan nelle ultime settimane ha espresso parecchio sostegno per la candidatura a ministro dello storico dell’arte.
Assieme a Vittorio Sgarbi, Morgan è l’amministratore congiunto del gruppo su WhatsApp chiamato “Rinascimento Dissoluzione”, una super chat che – subito dopo le elezioni vinte dal centrodestra – si è arricchita di molti numeri di telefono provenienti dalla rubrica sia di Sgarbi sia di Morgan, due carnet ricchi di artisti, intellettuali e politici.
LE PAROLE DI VITTORIO SGARBI SU MORGAN
Intervistato dal quotidiano la Repubblica, alla domanda “Morgan ha raccontato di avere fatto il suo nome a Meloni. Lo chiamerà al ministero?” Vittorio Sgarbi ha prontamente risposto con le seguenti parole: “Assolutamente sì. Bisogna creare un dipartimento ad hoc per la musica, che deve essere affiancata all’arte, e lui avrà un ruolo. Morgan è un uomo di grande intelligenza, è un uomo libero, non si nasconde dietro la retorica degli slogan fascista/antifascista”.
Il sottosegretario alla Cultura ha voluto subito sottolineare la sua distanza con le appartenenze di partito, chiarendo quanto segue: “Sono entrato in quota me stesso. […] Ora mi sento pieno della mia autonomia. Non sono mai stato di destra, sono un anarchico. E in questo governo sono un plus”.
Proprio questi atteggiamento e sentire politico sono ciò che più accomuna Vittorio Sgarbi al cantautore e leader dei Bluvertigo.
Quando il 31 ottobre Morgan ha appreso la notizia della nomina di Sgarbi a sottosegretario, il musicista ha condiviso un video in cui ci offre un assaggio del suo polistrumentismo (e del suo estro creativo). Ha riproposto Il Canto degli Italiani – conosciuto anche come Fratelli d’Italia o Inno di Mameli – nel modo che potrete apprezzare nel video di seguito. Il tutto corredato dalla didascalia: “Vittorio Sgarbi è sottosegretario alla Cultura, abbiamo vinto, evviva la vita, evviva l’Italia”.