Leggetemi, vi prego, domani su “La verità”, se siete – come me – attratti dalla fiction di Paolo Sorrentino incentrata su un giovane pontefice che ha scelto di chiamarsi Pio XIII. Vi dico subito che a me piace molto questo pontefice (Jude Law, formidabile) incazzosissimo, arrogante, anche perfido, che vuole stabilire in modo cinico e prepotente una sua assoluta dittatura in Vaticano. Grandissimo anche Silvio Orlando, il cardinale segretario di stato, che ha favorito in conclave la sua ascesa, immaginandolo come un pupazzo, o poco più, da gestire secondo i suoi interessi. E bravissima anche Diane Keaton, la suora che lo ha accolto e cresciuto, in convento, quando il futuro papa era un bimbetto, abbandonato dai genitori.