La protesta corre su Twitter dopo la messa in onda, l’altra sera su Rai 4, della commedia di Ferzan Ozpetek sul coming out di due fratelli gay con l’indicazione “visione adatta a un pubblico adulto”
La difficoltà di un ragazzo a parlare apertamente dei propri sentimenti in famiglia, il dramma tragicomico – raccontato con leggerezza e grazia da Ferzan Ozpetek – di uno studente che arriva nella grande casa di famiglia, in Puglia, per rivelare di essere gay e scopre che suo fratello se n’è andato di casa annunciando la sua omosessualità e provocando un infarto al padre, un imprenditore della pasta i cui valori risiedono nella famiglia ultratradizionale. Il film di Ferzan Ozpetek Mine Vaganti, tredici candidature ai David di Donatello e 5 Nastri d’argento, è stato programmato ieri sera su Rai 4 con il bollino rosso, ovvero l’indicazione della visione “adatta ad un pubblico adulto” e su Twitter è scoppiata la polemica con l’hashtag #RaiOmofoba. Il regista, impegnato in Turchia sul set di Rosso Istanbul, la prende con ironia, ma è allo stesso tempo lapidario: “Sono sempre stato rosso e rosso rimarrò. Ho sempre amato il rosso. Ma questa volta proprio no”. In giornata, la Rai fa marcia indietro e sul profilo Facebook di Rai 4 compare questo post: “L’attribuzione del consiglio di visione per adulti al film Mine vaganti, trasmesso ieri in prima serata su Rai 4, è frutto di un banale errore per il quale ci scusiamo. Non si tratta dunque di una valutazione di merito, ma di una svista, che ci rincresce particolarmente. A comprovare la nostra buona fede c’è anche la sua trasmissione con consiglio di visione per tutti su Rai Movie, canale sottoposto alla medesima direzione del nostro”.
Pochi giorni fa una polemica simile era nata sulla censura del bacio gay tra Connor e Oliver nella fiction crime in onda su Rai Due, Le regole del delitto perfetto. Dopo petizioni online e appelli su Twitter da parte degli stessi attori della fiction la puntata era stata messa nuovamente in onda senza alcun taglio e con tanto di Tweet di ammissione di “eccesso di pudore”.
La precisazione di Rai 4 arriva il caos s’era già scatenato. Un bollino che è sembrato a tutti ancora più ridicolo visto che il film di Ozpetek, peraltro, non contiene scene di sesso ma solo un bacio tra Riccardo Scamarcio e Carmine Recano, che nel film interpreta il fidanzato tenuto nascosto, che fa una sorpresa nella casa pugliese insieme a un gruppo di amici tutti omosessuali che, tra situazioni surreali e momenti di tenerezza, aprono finalmente gli occhi al genitore interpretato da Ennio Fantastichini.
Repubblica