Ricerca di identità e famiglie oppressive, un criceto con la voce di Isabella Rossellini, molte scene hot come antidoto ai bacchettoni e ancora più amore per tutti davvero tutti. Succede al Mix, il festival milanese di cinema gaylesbico e queer culture
Quattro giorni di amore al Piccolo Teatro Streheler di Milano, dal 30 giugno al 3 luglio 2016. Succede al Festival Mix Milano, che compie trent’anni e rilancia la sua proposta di film e documentari con un programma dedicato al cinema gaylesbico e queer culture. Si parte giovedì 30 giugno alle 21 con Théo et Hugo dans le même bateau di Olivier Ducastel e Jacques Martineau, un film che raccontando dell’incontro di due giovani parigini fa il punto della condizione omosessuale oggi, tra notti cariche di sesso e senso di responsabilità verso gli altri, perché l’Aids c’è ancora anche se non fa più notizia.
Un adolescente canadese solo contro il mondo, a parte un criceto (con la voce di Isabella Rossellini) è al centro di Closet Monster di Stephen Dunn, in programma sabato alle 22:30. Fuggire dall’infernale provincia e da una famiglia complicata è l’imperativo qui per Oscar, insieme alla voglia di sperimentare tutto il possibile: sesso, amore, droga, e tutto l’inevitabile, ovvero tradimenti, rifiuti, disillusioni.
Sempre sabato (20:30) arriva La belle saison di Catherine Corsini, una storia d’amore tra due donne nella Francia post 68, negli anni in cui il mondo ha provato davvero a cambiare.
Tra le tante proposte di documentari un film sorprendente che tocca un tema ancora difficile da gestire nel terzo millennium: omosessualità e Sport. È l’australiano Scrum di Poppy Stockell, domenica 3 luglio alle 19:30, che racconta la vera storia dei Sydney Convicts squadra composta da rugbisti gay provenienti da tutto il mondo che sognano la vittoria e lottano per averla.
Nell’intenso programma del Festival Mix segnaliamo anche Ville-Marie di Guy Édoin, venerdì alle 20:30, con una chicchissima Monica Bellucci e il documentario KIKI di Sara Jordenö, sabato alle 19:00, rocambolesco racconto del Voguing reso popolare anni fa da Madonna.
Oltre ai film si riconferma l’altro elemento distintivo di questo evento milanese, ovvero Music on the steps: musica live e drink sul sagrato del Piccolo Teatro Strehler.
Il Festival è insomma pronto a dare il meglio di sé, come sempre ha fatto in questi trent’anni con la complicità del suo pubblico. La crew capitanata da Giampaolo Marzi è riuscita ancora una volta a compiere il miracolo di costruire un evento pieno di cultura, emozioni ed energia, anche grazie alla complicità di uno sponsor intelligente e al Milano Film Network, la rete di festival della città. Grazie, e More Love per tutti.