In fondo, c’era da aspettarselo: che la terza puntata dell’attesissima ottava stagione del Trono di Spade fosse buia, era chiaro già dal titolo, The Long Night, ovvero La lunga notte. Per molti spettatori, però, le lunghe scene di combattimento in notturna si sono rivelate difficili da seguire. Non (solo) per via degli scontri concitati e del montaggio rapido, ma anche per una banale questione cromatica. E soprattutto tecnica: su uno schermo vecchio, o male impostato, era davvero facile perdersi alcuni dettagli dell’assedio di Winterfell-Grande inverno, oppure faticare a riconoscere il volto dei protagonisti nella mischia.
La sera del 29 aprile, quando la puntata è stata trasmessa, molti fan della serie, confusi e preoccupati all’idea di rovinarsi la visione di uno degli episodi più attesi – quello incentrato sulla battaglia decisiva per la guerra tra morti e vivi – hanno usato Twitter per dar voce alle loro lamentele – tra il serio e il faceto.
Il motivo va cercato in parte in esigenze di sceneggiatura (la battaglia si è svolta di notte, per di più nel mezzo di una nebbia ghiacciata evocata dal micidiale antagonista, il Night King) e in parte nelle scelte del direttore della fotografia, Fabian Wagner. Ma in molti casi la differenza l’ha fatta lo schermo. Per averne la prova basta confrontare le prestazioni di televisori diversi, come ha fatto questo spettatore americano che ha accostato le immagini di un Sony LCD del 2015 (impostato in modo grossolano) e di un LG OLED del 2018 (correttamente calibrato): la differenza è notevole.
Cosa fare, quindi, per arrivare preparati al prossimo episodio de Il Trono di Spade? Dipende dal tipo di dispositivo su cui progettate di gustarvi la visione e dalla modalità che sceglierete per fruire dell’episodio. Chi la guarda in streaming (per esempio con Now TV) deve prima di tutto verificare la qualità della connessione: anche la migliore smart tv restituisce immagini di scarsa qualità se la Rete è instabile o sovraccarica. Se avete la possibilità di scegliere tra un pc portatile, un tablet o una tv, optate per quest’ultima. Meglio se recente e dotata di un buono schermo. Le scene notturne sono quelle in cui la differenza di qualità tra uno display e l’altro si nota di più, con i moderni OLED che garantiscono prestazioni migliori (neri più “neri”) rispetto agli schermi a cristalli liquidi o LCD (in cui spesso il nero tende al grigio). E poi, ripescate dai cassetti il manuale di istruzioni della vostra tv e prendete confidenza con le impostazioni: molto probabilmente, dovrete ritoccarle.
Qualunque sia la marca della vostra televisione, troverete un menu che permette di accedere alle regolazioni video di base e avanzate. Le prime hanno nomi familiari: luminosità, retroilluminazione, contrasto, nitidezza, colore e tinta. Tra le seconde, quella più decisiva per serie o film molto scuri è sicuramente “gamma”, che agisce simultaneamente su luminosità, contrasto e colore. Non esiste una formula magica: le impostazioni più adatte per garantire una visione ottimale dipendono dalle condizioni di luminosità della stanza e dalla presenza di eventuali riflessi. Quel che è certo, però, è che senza una buona regolazione le scene notturne o scure rischiano di trasformarsi in un’unica macchia nera, difficile da interpretare. Un ultimo consiglio: riducete al minimo le fonti di luce nella stanza. Al buio, vedrete sicuramente meglio. E vi calerete di più nell’atmosfera della prossima puntata, diurna o notturna che sia.
Chiara Severgnini, Corriere.it