Si chiamerà Backwards In Heels e questi sono i dettagli che finora sappiamo
Dove vanno le ragazze per dare una possibilità ai loro sogni? Negli anni 40, la risposta era una: al Barbizon Hotel di New York. Non c’erano molte altre possibilità, era già tanto che le loro famiglie acconsentissero a lasciarle da sole in una grande città a seguire una carriera artistica. Il Barbizon era l’unica garanzia, l’unica protezione, l’hotel per sole donne dalla reputazione impeccabile dove hanno soggiornato attrici, scrittrici e modelle da Rita Hayworth a Grace Kelly, da Joan Crawford a Liza Minnelli, da Sylvia Plath a Nora Ephron. Tutte alla ricerca di formazione, lavoro e successo. Le porte del palazzo al 140 della 63a strada custodivano i loro segreti, gli uomini non erano ammessi e vigevano regole ferree. Ora, però, scopriremo qualcosa di più su questo luogo leggendario: Jennifer Lopez in persona produrrà una serie sul Barbizon hotel dal titolo Backwards in Heels. Le premesse sono già ottime.
Sembra che il prezzo per una stanza del Barbizon fosse di circa 20 dollari a settimana. Non che fossero delle suite, tutt’altro: circa 3 metri e mezzo per 2, con bagno in comune nel corridoio. Esservi ammesse, comunque, non era facile: serviva dimostrare di avere un supporto economico affidabile, delle lettere di raccomandazione che garantissero una impeccabile moralità e, da quanto sembra, anche un bell’aspetto. La reputazione, infatti, era la chiave del fascino del Barbizon, aperto nel 1927 e diventato famoso a partire dagli anni 40-50. La sua fama si basava sul comportamento ineccepibile delle sue ospiti e sul mistero che circondava le loro vite. Del resto venivano controllate a vista: gli uomini potevano entrare solo nella hall, sperando di intravvedere le loro innamorate, e l’abbigliamento doveva essere sobrio e morigerato.
Una volta dentro, però, sembra che, com’è ovvio, le ragazze si scatenassero. C’era una piscina, un bagno turco, una palestra, un solarium, un roof garden, un palcoscenico e spazi per esercitarsi nella danza e nella recitazione. Pare che Grace Kelly, di tanto in tanto (e ben prima che diventasse famosa), ballasse persino in topless per i corridoi. Silvia Plath, invece, era piuttosto critica nei confronti delle avventrici: “Queste ragazze mi annoiavano terribilmente. Le vedevo sbadigliare e laccarsi le unghie nel solarium, cercando di mantenere l’abbronzatura delle Bermuda”, ha scritto nel suo romanzo La campana di vetro.
Backwards in Heels si propone di restituirci uno spaccato di questo luogo affascinante ed eccitante: la serie sarà scritta e diretta dal candidato all’Oscar Richard LaGravenese (Ps, I Love you, Come l’acqua per gli elefanti) e seguirà la storia senza tempo delle ospiti ambiziose e glamour dell’hotel nella New York del secondo dopoguerra. Il Barbizon ha iniziato il suo declino negli anni 70, quando l’isolamento delle donne in un hotel cominciava ad apparire anacronistico. Nel 1981 ha aperto anche agli uomini e nel 2005 è stato trasformato in un condominio di lusso. La sua storia, però, rimane e l’attesa verso questa serie (prevista nei primi mesi del 2023) non fa che confermarlo.
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