Harry: sconfitta in tribunale

Harry: sconfitta in tribunale

Nelle recenti settimane, con l’operazione all’addome di Kate Middleton e, soprattutto, l’annuncio della malattia di Carlo, si è diffusa con insistenza l’indiscrezione riguardante un possibile ritorno nel Regno Unito del principe Harry e un ipotetico incarico temporaneo. Tuttavia, tali voci sono state puntualmente smentite: “Non esistono chance, siamo allo zero percento”, ha affermato una fonte vicina a Buckingham Palace al Daily Mail.

Ad allontanare ulteriormente il duca di Sussex dalla sua terra natale è arrivato anche il responso dell’Alta Corte londinese che ha negato la scorta automatica per lui e la sua famiglia durante i soggiorni nel Regno Unito. Il tribunale ha respinto il ricorso presentato dai legali di Harry contro la decisione del ministero dell’Interno inglese di negargli la protezione degli agenti di Scotland Yard.

La sicurezza è un tema delicato per il secondogenito del sovrano, che ha perso sua madre Diana in un tragico incidente d’auto durante una fuga dai fotografi. Harry stesso spesso viene inseguito dai paparazzi, come dimostrano i fatti di New York dello scorso maggio.

Il giudice Peter Lane non è entrato nel merito delle motivazioni invocate dagli avvocati di Harry, limitandosi a dichiarare che la decisione del ministero “non è stata irrazionale” né viziata da una “manifesta ingiustizia”. Il principe ha già annunciato di voler ricorrere in appello, tentando di ribaltare il verdetto: “Non si chiede un trattamento preferenziale”, specifica un comunicato.

Secondo Harry, basterebbe un’applicazione legittima delle regole, con riferimento a una mancata analisi ad hoc da parte del Ravec (comitato governativo per la protezione dei reali e dei personaggi pubblici) sui rischi potenziali per i Sussex. Il verdetto sembra chiudere le porte a un ruolo, anche part-time, di Harry al servizio della Corona in questo periodo critico.

Un ritorno che molti speravano, alla luce delle ultime dichiarazioni di Harry a Good Morning America: “Penso che tutte le malattie, tutti i dolori, possano riportare una famiglia a riavvicinarsi. E io amo la mia famiglia”.

Torna in alto