
Il simbolismo senza tempo dello Schiaccianoci
Il Concerto di Natale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, diretto dal Direttore principale Andrés Orozco-Estrada, ripropone quest’anno una versione speciale de “Lo Schiaccianoci” di Pëtr Il’ič Čajkovskij, uno dei balletti più amati al mondo. La serata, trasmessa su Rai 5, vede un’interpretazione unica ideata dal regista e autore Mario Acampa, che unisce musica e narrazione in un percorso emozionale e catartico.
Il messaggio di Mario Acampa
Per Mario Acampa, anche voce recitante della serata insieme a Elisa Lombardi, lo Schiaccianoci è un simbolo del passaggio dalla fanciullezza all’età adulta.
«È Natale, la città è piena di luci, ma proprio durante le festività il cuore può sentirsi più solo. Mary incontra Ernest, due anime fragili che trovano nella condivisione la forza per affrontare le difficoltà della vita».
La storia, ispirata al racconto di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, viene reinterpretata da Acampa come una rielaborazione del dolore e un percorso verso una rinnovata leggerezza.
«Il sogno di Mary non è solo evasione, ma un motore per affrontare ricordi dolorosi con ironia e leggerezza calviniana», spiega Acampa.
Le emozioni della musica
L’Orchestra della Rai accompagna il racconto con alcune delle pagine più celebri del balletto di Čajkovskij, tra cui il Valzer dei fiocchi di neve, la Danza della fata confetto e i celebri divertissement come le danze spagnola, araba, cinese e russa. La musica e la narrazione si intrecciano, regalando al pubblico un’esperienza unica e toccante.
Un appuntamento imperdibile
La combinazione di musica sinfonica, narrazione e regia rende questo Concerto di Natale un evento speciale, capace di emozionare e far riflettere, celebrando lo spirito natalizio attraverso il linguaggio universale dell’arte.