L’attrice di Madres paralelas ha proibito ai figli Leo e Luna di avere un cellulare e un profilo social almeno fino ai 16 anni. «Non c’è nessuna tutela per loro e ogni cosa diventa oggetto di bullismo»
Minuta, timida e da sempre schiva e lontana dai pettegolezzi, Penelope Cruz è invece una forza della natura e una donna determinata a far valere i suoi valori e a proteggere i suoi cari. Soprattutto se si parla della sua famiglia. E dei suoi figli, Leo e Luna, di 10 e 8 anni, avuti dal marito, l’attore Javier Bardem.
L’attrice di origine spagnola naturalizzata americana, vuole che i suoi bambini crescano il più lontano possibile non solo dai riflettori ma anche dalle tentazioni distruttive dei social media. Durante un’intervista al programma CBS Sunday Morning ha infatti chiarito la sua posizione sul tema: «Sono troppo giovani per avere un cellulare e sicuramente non vogliamo che abbiano accesso ai social media finché non saranno più grandi, almeno fino ai 16 anni».
E si scatena la polemica perché considerata una teoria alquanto anacronistica visto che i bambini, anche molto piccoli, crescono tra gli smartphone di mamma e papà. Già in passato la Cruz aveva tentato di sollevare la questione utilizzando proprio i suoi profili social di Instagram, Twitter e Facebook, per esprimere il pensiero di un esperto in psicologia dell’età evolutiva Jonathan Haidt, il quale ha chiarito che «Internet non è stato creato pensando ai bambini, eppure un terzo degli utenti sono sotto i 18 anni. Se lo avessimo fatto, oggi la Rete sarebbe così?».
Ma attenzione: la protagonista di Madres paralelas non è contraria alla tecnologia, anche se utilizza il cellulare con parsimonia e i social «pochissimo e con molta circospezione», semplicemente vorrebbe che i più giovani venissero tutelati e sorvegliati con costanza per evitare che incappino nei pericoli che si nascondono nel Web. «Non c’è nessuna tutela per loro, per le loro giovani menti in via di formazione… non c’è alcuna attenzione a quanto sui social venga modificata la percezione che i ragazzi hanno di loro stessi, a quanto ogni cosa diventi oggetto di bullismo… Mi dispiace moltissimo per gli adolescenti di oggi. Io e Javier cerchiamo di proteggere la salute mentale dei nostri figli ma ci rendiamo conto di far parte di una minoranza».
Penelope Cruz è diventata così la paladina di un movimento che vede madri e padri in prima linea contro il bombardamento tecnologico. E ha intenzione di continuare a promuovere questo pensiero e a proteggere i più piccoli dalle insidie che si celano su Internet. Ma non tutti la pensano in questo modo: secondo voi è un pensiero fuori luogo (e fuori tempo)?
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