Il cantante “maledetto” è finito di nuovo nei guai, travolto dalle accuse di abusi fisici e sessuali da parte di decine di donne. L’abitazione della rockstar Marilyn Manson è stata perquisita nelle scorse ore; il provvedimento emesso dal dipartimento dello sceriffo della Contea di Los Angeles è scattato proprio nell’ambito delle indagini che vedono coinvolto il controverso cantante, oggi 52enne. Su di lui pesano le denunce di almeno quindici presunte vittime, che hanno dichiarato pubblicamente di essere state violentate fisicamente, sessualmente ed emotivamente nello stesso periodo. Gli investigatori della Special Victims Unit hanno fatto irruzione nella casa dell’artista per cercare riscontri a quelle inquietanti segnalazioni.
Lo scorso febbraio, un’indagine era partita dopo le denunce di violenze avvenute tra il 2009 e il 2011 a West Hollywood. La rockstar aveva sin da subito negato le accuse, scontrandosi però con le agghiaccianti testimonianze di alcune donne. Tra di esse, anche la sua ex compagna, l’attrice Evan Rachel Wood, che lo aveva denunciato con post su Instagram. “Ha cominciato ad adescarmi quando ero un’adolescente e ha orribilmente abusato di me per anni. Mi è stato fatto il lavaggio del cervello e sono stata manipolata fino alla sottomissione. Ho smesso di vivere nella paura di ritorsioni, calunnie o ricatti”, aveva dichiarato la donna. Il cantante si era difeso parlando invece di “orribili distorsioni della realtà”.
A raccontare i retroscena sui presunti abusi era stata anche Esmé Bianco, volto in “Game of Thrones”, che nelle accuse depositate in tribunale aveva sostenuto di essere stata rinchiusa da Manson in una camera da letto, privata di cibo e sonno, frustata, costretta con droghe a pratiche sessuali e scosse elettriche. Secondo la donna, il cantante avrebbe infranto persino le “leggi sul traffico di essere umani”, quando nel 2011 la fece spostare da Londra negli Stati Uniti “attirandola con promesse di lavoro” per un video musicale e in un film che non sono mai usciti. A muovere ulteriori accuse all’artista “satanico” era stata anche la sua ex assistente, che avrebbe subito violenza sessuale e percosse sottostando alla “sua posizione di potere e celebrità”.
Ora gli inquirenti stanno cercando prove che attestino la fondatezza di quelle terribili accuse, cercando anche tra gli oggetti personali della rockstar.
Marco Leardi, ilgiornale.it