Da stasera fino al 30 novembre 2019, nona edizione di “Tutto esaurito! – Il mese del teatro di Rai Radio3”, l’occasione per raccogliere in trenta giorni una visione della scena contemporanea attraverso un programma composto da produzioni della rete, serate in diretta aperte al pubblico, spettacoli registrati e preziose registrazioni d’archivio. Quello che verrà proposto agli ascoltatori è un teatro che in qualche modo abbia a che fare con i temi della società contemporanea. Si cercherà di capire, attraverso il linguaggio teatrale, quali sono i disagi e le paure più profonde della nostra società. Si parte da “Lo Zanni all’inferno” (stasera alle 23), un radiodramma originale realizzato per l’occasione dal giovane compositore di musica elettronica Cristian Maddalena, per proseguire con un maestro della narrazione da brivido, Edgar Allan Poe, con l’omaggio che gli tributano Ferdinando Bruni e Francesco Frongia in “Una serie di stravaganti vicende” (2 novembre alle 20). Si passerà poi a timori più contemporanei con lo spettacolo di Mario Perrotta “In nome del padre” (3 novembre alle 20.30) sul rapporto tra padri figli in questo momento di continui e repentini cambiamenti. Il rapporto con la natura e il nostro fragile legame con essa, è il tema antico e sempre più attuale che Francesco Niccolini, insieme a Luigi D’Elia, racconterà nella sua riscrittura del romanzo di Jack London “Zanna Bianca – Della natura selvaggia” (22 novembre alle 20). Disagi e timori esistenziali sono quelli che Arianna Scommegna interpreterà e canterà attraverso le parole di Piero Ciampi in ” … e bastava un’inutile carezza a capovolgere il mondo” (26 novembre alle 20), con la regia di Massimo Luconi e l’accompagnamento della fisarmonicista Giulia Bertasi. Riflessioni sull’arte e il teatro, ma anche sul senso della vita, sulla famiglia e sull’amore sono quelle che Jan Fabre ha affidato all’interpretazione di un grande attore come Lino Musella nel suo Giornale notturno (16 novembre alle 20). I temi legati al femminile, ancora così scottanti e aperti nella nostra società, sono affrontati nello spettacolo di Cinzia Spanò “Tutto quello che volevo – Storia di una sentenza” (in diretta dalla Sala B di Via Asiago, 10 il 23 novembre ), sul processo alle liceali della “Roma bene”, coinvolte in un giro di prostituzione, o attraverso il racconto della vita appartata e coraggiosa della fotografa Vivian Maier, nel testo del giovane autore francese Guillaume Poix “Tutt’intera” (21 novembre alle 22.30) realizzato dal duo Bartolini/Baronio, e ancora con la riscrittura contemporanea dell’ Ofelia scespiriana realizzata da Viola Graziosi con le musiche di Arturo Annecchino (11 novembre alle 22.30).
Il cartellone presenterà quattro produzioni originali, appositamente create per la rassegna, sempre in linea col tema portante, di cui due realizzate in collaborazione con il Teatro di Roma e con ERT, tra le più importanti istituzioni teatrali italiane che per la prima volta accoglieranno nel loro cartellone una produzione radiofonica: il 12 novembre in diretta dal Teatro India di Roma la prima nazionale di “Lontani bagliori da luoghi oscuri”, radiodramma dell’australiano Andrew Bovell, che Lisa Ferlazzo Natoli e lacasadargilla riportano in scena dopo il grande successo nella passata stagione di “hen the rain stops falling”, e il 25 novembre per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne in diretta la lettura scenica di brani da”La camera di sangue” di Angela Carter nella riduzione di Loredana Lipperini. A due dei nomi più interessanti della giovane regia italiana sono affidate le altre produzioni originali: Giorgio Sangati firma la regia di “In alto mare” (18 novembre alle 20.30), apologo grottesco sulla democrazia del polacco Slawomir Mrozek, autore a cui è dedicata anche una importante sezione d’archivio, e Gianluca Merolli mette in scena, in diretta dalla Sala M di via Asiago, uno dei testi più dolorosi sui nostri tempi “Lotta di negro contro cani” di Bernard Marie Koltès (29 novembre alle 20.30). Molte ancora le dirette aperte al pubblico dalla Sala M e dalla Sala B di Via Asiago che continueranno ad indagare le zone d’ombra del mondo contemporaneo: dal monologo di Rémi De Vos, autore ancora non abbastanza rappresentato sui nostri palcoscenici, ” Per tutta la mia vita ho fatto solo cose che non sapevo fare” (14 novembre alle 20.30) interpretato e diretto da Ciro Masella, al progetto di Fanny e Alexander dedicato a Primo Levi (19 novembre alle 20.30), per chiudere il 30 novembre con una serata dedicata al teatro di Marco Baliani.
Il mese del teatro è anche l’occasione per riprendere importanti registrazioni dall’archivio sonoro di Rai Radio 3, e quest’anno, in occasione dell’anniversario della caduta del muro di Berlino, si riascolteranno alcuni testi di drammaturgia dell’Est o di area germanica, con autori come Mrozek, Witkiewikz, Havel, e con la ripresa di una serata di qualche anno fa dedicata da Maurizio Donadoni a Peter Handke, l’autore fresco di un Nobel che ha suscitato infinite discussioni (4 novembre alle 22.30). Spazio anche alla letteratura che parla di radio con la ormai tradizionale diretta da Milano “La radio tra le righe” (17 novembre alle 20.30) con Elio De Capitani, e ad un ciclo di appuntamenti dedicati alla storia della Commedia dell’Arte in cui Michele Monetta, tra i massimi esperti di queste antiche discipline attoriali, ricostruisce le figure principali di quella lunga avventura scenica.