Manuel Agnelli, primo album solista per “liberarmi da un’idea di me stesso”

Manuel Agnelli, primo album solista per “liberarmi da un’idea di me stesso”

L’artista ha presentato “Ama il prossimo tuo come te stesso” spiegando che il disco “è nato in maniera casuale” e “non è di rottura con il passato”

Il cuore è sempre rock e a 56 anni Manuel Agnelli debutta con il primo album solista “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Il disco, tra i più attesi dell’autunno, esce in contemporanea con il nuovo singolo “Milano con la peste”, dopo i precedenti “Proci”, “Signorina mani avanti”, “Pam Pum Pam” e il pluripremiato “La profondità degli abissi”, tratto dalla colonna sonora del film “Diabolik”. Agnelli ha raccontato come abbia voluto mettersi totalmente in gioco, liberandosi da ogni tipo di gabbia e spaziando tra le sue ispirazioni, le sue influenze e le sue velleità. L’album è nato “per caso, senza una progettualità”, figlio del lockdown (“La pandemia ha rallentato i tempi e ci ha chiusi in casa”). La libertà fa da potente filo conduttore del lavoro. Un concetto inteso come “liberarsi da un’idea di me stesso dopo tanti anni con gli Afterhours e dopo l’esperienza televisiva”, ma Agnelli assicura che “non vuole essere un disco di rottura con il passato ma una continuità”.

COM’E’ NATO L’ALBUM

 – Manuel Agnelli, durante la presentazione, ha raccontato la situazione in cui l’album è maturato e successivamente è stato portato avanti come sperimentazione. “Durante la pandemia ho iniziato a scrivere liberamente, non mi sono detto ‘ora faccio un album solista'”, ha spiegato. “A quel tempo non avevo uno studio in casa e ho cominciato a suonare materiali da cucina: mestoli, coperchi, scatole, bidoni. Ho tirato fuori dei suoni che potessero dare un certo tipo di carattere. Quando mi sono detto ‘ora chiamiamo un batterista’, ho capito che quei suoni mi piacevano. Lì ho pensato che poteva essere un album solista. E’ un lavoro cresciuto nel tempo, nato in maniera causale e non progettuale”. “Devo dire che è stato un processo creativo che non provavo da tanti anni mi ha divertito molto e fatto riassaporare un certo tipo di libertà che è fare le cose al di fuori della progettualità”.

GLI AFTERHOURS, TRA PASSATO E FUTURO

 – Dal racconto di Agnelli, libertà ed Afterhours sono due parole che hanno iniziato ad avere binari diversi: “Gli Afterhours sono un progetto di musicisti superdotati musicalmente e questo significa che è giusto che ognuno abbia un grande spazio all’interno dei pezzi. Questo è un vantaggio dal punto di vista della qualità ma dal punto di vista creativo può diventare anche uno svantaggio. Gli Afterhours non sono una gabbia in negativo, sono una gabbia dorata quando devi decidere di fare delle cose diverse da quella che hai fatto in passato”. Sempre a proposito del suo gruppo storico dice che “sono un progetto pesante, l’80 per cento delle canzoni sono mie. Però sono passato per il ‘canzonettaro’ del gruppo, quello che suona la chitarra e scrive le melodie. Ho sofferto, ma non per mancanza di rilevanza, ho sempre avuto un ruolo di grande profilo in quel progetto. Però il ruolo in cui mi si identificava sì, lo trovavo sbagliato. Gli Afterhours restano un progetto ancora interessante, ma appunto, non è una band, è un progetto. Per questo abbiamo realizzato un disco ogni 4-6 anni. Quando avremo di nuovo qualcosa da dire, ne faremo un altro”. 

IL TITOLO

 – “Ama il prossimo tuo come te stesso” è un titolo che “raccoglie e ingloba quello che stavo scrivendo e vivendo”, ha detto Manuel, “è una massima legata al senso comune di una potenza devastante soprattutto in questo periodo, per quello che è successo nel mondo negli ultimi due o tre anni”. E ha spiegato: “Ma ha una doppia chiave di lettura perché è come se io dicessi: se ti ami così allora è meglio che non ami il tuo prossimo”. 

COLLABORAZIONI E TOUR

 – “Ama il prossimo tuo come te stesso” è un album solista nel vero senso della parola perchè Agnelli ha fatto tutto da solo: a lavoro quasi ultimato ha coinvolto un team di produttori e musicisti tra cui il fedelissimo Rodrigo D’Erasmo, Fabio Rondanini e Tommaso Colliva, Guido Andreani, Giovanni Versari, oltre a Frankie e DD ovvero i Little Pieces of Marmelade, il duo nella sua squadra a “X Factor 14” che, insieme a Beatrice AntoliniGiacomo Rossetti (dei Negrita) fa parte della band che lo accompagna in tour invernale dopo il successo delle date estive. La nuova serie di concerti prenderà il via a dicembre: il 3 al Demodè Club di Bari, il 4 al Duel Club di Napoli, il 7 al CS Rivolta di Marghera (VE), l’8 al Viper Theatre di Firenze, l’11 all’Alcatraz di Milano, il 14 all’Orion di Roma, il 16 al Vox di Nonantola (MO), il 17 al Mamamia di Senigallia.

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