Secondo la Structured Asset Sales LLC il brano sarebbe in alcune parti troppo simile a Let’s Get It On di Marvin Gaye. La richiesta è di 100 milioni di dollari
Non c’è pace per Ed Sheeran. Dopo aver vinto la causa per Shape of you, il cantante britannico dovrà rispondere a nuove accuse di plagio. Al centro della querelle legale, stavolta, c’è Thinking Out Loud, brano pubblicato nel 2014 e inserito nell’album X, che secondo l’accusa conterrebbe alcune parti troppo simili a Let’s Get It On, classico firmato da Marvin Gaye nel 1972.
CAUSA INIZIATA NEL 2018
A invitare Sheeran a comparire in aula è stato un giudice federale americano, che ha respinto la richiesta di archiviare il caso presentata dal cantante. La causa è stata intentata nel 2018 dalla Structured Asset Sales LLC, detentrice di parte dei diritti del brano di Gaye, che ha chiesto a Sheeran 100 milioni di dollari.
LA REPLICA DEI LEGALI DI ED SHEERAN
Dall’altro lato ci sono i legali di Ed Sheeran, che sostengono come le parti del brano sotto accusa non sarebbero tali da giustificare una richiesta di violazione del diritto d’autore. La decisione sarà presa da una giuria che dovrà stabilire se le due canzoni sono effettivamente simili. “Sebbene le due composizioni musicali non siano identiche, una giuria potrebbe scoprire che la sovrapposizione tra la combinazione di progressione di accordi e ritmo armonico delle canzoni è molto stretta”, ha detto il giudice Stanton.