Incredibile a dirsi, ma Camilla Parker Bowles ha seriamente rischiato di non sposare il suo amore storico, il principe Carlo. Stavolta non c’entrano la regina Elisabetta, i pettegolezzi della corte, o la percentuale di popolarità mai davvero decollata. L’unico vero motivo che stava per far vacillare la duchessa dopo anni di attesa sarebbe stata una paura incontrollabile.
Anche i royal hanno l’ansia
I membri della royal family sono esseri umani come tutti noi e anche loro, a volte, vengono bloccati dalla paura, che sembra divertirsi a sabotare i loro propositi migliori e i loro desideri. Stava per accadere persino a una donna all’apparenza schietta e irremovibile come Camilla. Era l’aprile del 2005, mancavano pochissimi giorni al matrimonio tra il principe Carlo e la futura duchessa di Cornovaglia. Tutto era pronto, gli ostacoli superati e gli anni di attesa diventati solo un ricordo. Eppure la sposa stava per rinunciare a ciò che aveva faticosamente conquistato. Il motivo? Una crisi di panico causata dallo stress. Già nel 2018, su Vanity Fair, l’esperta Penny Junor raccontò questo aneddoto poco conosciuto e oggi citato dall’Express. Sembra che a poche ore dalle nozze la duchessa sia stata colpita da una sinusite molto forte, che la costrinse a letto. Stava male e la sua famiglia si chiese se sarebbe stata in grado di presenziare alla cerimonia. Penny Junor scrisse: “Erano i nervi, più che la sinusite, a tenerla sotto le coperte. Era terrorizzata”. Un’amica di Carlo e Camilla, Lucia Santa Cruz, ricordò: “Era stressata. Non poteva letteralmente alzarsi dal letto”. La Santa Cruz è una fonte attendibile, anche perché secondo i tabloid fu lei a far conoscere l’erede al trono e la duchessa negli anni Settanta. La crisi non passava e, inesorabile, arrivò il giorno del matrimonio. Camilla trascorse la notte prima delle nozze a Clarence House, lontana dal principe Carlo, come vuole la tradizione. Con lei c’erano sua figlia Laura, sua sorella Sonia Annabel Elliot, la stylist Jacque Meakin e la cameriera Joy. Secondo le indiscrezioni la mattina seguente Camilla non voleva saperne di mettere piede fuori dalle coperte e vestirsi. Sarebbe stata la sorella Sonia a costringerla, dicendo: “Ok, se non ti vesti da sola, ti vestirò io. Ti infilerò nell’abito da sposa”. La duchessa, messa alle strette, dovette capitolare. Si fece forza, uscì finalmente dal letto che era stato la sua “zona di comfort” in quei giorni e si preparò. Il resto è storia: il 9 aprile 2005 Carlo e Camilla si sposarono, con rito civile (erano entrambi divorziati), a Windsor Guildhall e la loro unione fu poi benedetta alla St. George’s Chapel nel Castello di Windsor.
“Una ragazza infrequentabile”
Perché Camilla stava per autosabotarsi? Le ragioni possono essere molteplici, dalla paura per un eventuale fallimento, l’ansia di essere all’altezza del compito e del ruolo che l’attendevano, il timore di un continuo confronto con Lady Diana, da cui la duchessa sarebbe uscita perdente. Camilla era a un passo dal la realizzazione del suo sogno più grande, ma il terrore stava per vanificare decadi di sacrifici. Quando incontrò il principe Carlo per la prima volta, nel 1971, era già chiaro che la loro relazione non poteva avere seguito. La regina Elisabetta la osteggiò con tutte le sue forze, bollando Camilla come “una ragazza infrequentabile”. Le strade dei due futuri sposi si divisero subito. Il principe di Galles si unì in matrimonio con Diana Spencer nel 1981, mentre Camilla aveva già detto sì a Andrew Parker Bowles nel 1973. Nozze poco fortunate. I due innamorati si riavvicinarono e divennero amanti per ben 32 anni. Tanto ci è voluto perché Carlo e Camilla riuscissero a stare insieme alla luce del sole e Sua Maestà capisse i veri sentimenti del figlio.
Francesca Rossi, ilgiornale.it