Disney “sbianca” le sue due principesse. Polemiche globali e arriva la retromarcia

Disney “sbianca” le sue due principesse. Polemiche globali e arriva la retromarcia

Cambiata (due volte) la tonalità della pelle di Pochaontas e Tiana in Ralph 2.0

Whitewashing: usare attori bianchi per rappresentare ruoli scritti per personaggi di colore o dai tratti somatici orientali.

Non è la prima volta che succede nel mondo dorato dell’industria cinematografica americana. È un qualcosa che nasce a Hollywood negli anni in cui la questione razziale non era ancora stata risolta e si evidenzia soprattutto quando il film è tratto da un libro. Pensiamo a Marlon Brando che interpreta un giapponese in The Tea House in the August Moon: se lo guardiamo con gli occhi di oggi, pare un po’ ridicolo. Pensiamo ai visi pallidi colorati con il trucco: una moda che impediva ai neri di ottenere parti nei film. Quella di sostituire gli attori è una pratica molto discussa nel cinema e ricorda vecchie pratiche utilizzate nei teatri e nelle società vittoriane, quando le donne erano escluse dal palcoscenico e a interpretare i loro ruoli erano degli uomini vestiti con abiti femminili. Ma se a sbiancare i personaggi è la Disney nel 2018, la questione non è proprio risolta.

Uscito il trailer di Ralph 2.0, con tutte le principesse in ghingheri, gli utenti dei social si sono accorti che la pelle di Pocahontas e Tiana risultava più bianca. E, così, si sono mossi accusando di razzismo la casa di produzione. Pare strano che a operare il whitewashing sia stata proprio la Disney. Anche perché, oggi sembra essere un’azienda molto attenta alle discriminazioni. Eppure, è vero: la Disney ha sbiancato due principesse. E non è una bella cosa, dato che a essere stata sbiancata è in assoluto, la prima principessa Disney di colore. Il motivo del cambio di tono è ancora oscuro, nonostante le polemiche. Ma già nel 2013, la Disney era stata accusata di aver dato il volto di un nativo americano a Johnny Depp nel film The Lone Ranger.

Un mese dopo il clamore scatenato dalla pubblicazione delle prime immagini dell’ultimo film d’animazione, Ralph 2.0, la Disney ha corretto il tiro: giovedì l’azienda americana ha svelato un nuovo trailer rifatto per questo sequel di Ralph’s Worlds. A seguito delle polemiche, la Disney ha deciso di correggere il tono di pelle delle due principesse. Pocahontas è tornata Native American e Tiana è tornata Afro: sono state ripresentate con le loro caratteristiche originali. Color of change, un gruppo di pressione che mira a garantire una corretta rappresentazione degli attori di colore a Hollywood ha dichiarato, per tramite di Bandi Collins-Dexter che «la decisione di Disney di ripristinare l’immagine della principessa Tiana, con una principessa indiscutibilmente nera con labbra piene, pelle scura e capelli scuri è una vittoria».

Se guardiamo al film La Torre Nera, il regista e lo scrittore hanno fatto una scelta particolare: nel film, il biondissimo protagonista del libro di Stephen King, descritto come se fosse un pistolero alla Clint Eastwood, è diventato l’attore di colore Idris Elba, mentre il biondo Matthew McConaughey è diventato l’uomo in nero. La faccenda aveva scatenato polemiche, ma questa inversione di ruoli, se vista conoscendo il fenomeno del whitewashing, diventa emblematica e significativa. Perché il whitewashing, a quanto pare, non è ancora stato superato.

Il Giornale

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