Tra pochi giorni saranno passati esattamente 20 anni dalla messa in onda dello storico Grande Fratello Uno in Italia, il reality che ha cambiato pelle irreversibilmente alla tv del Bel Paese. Alla guida del programma, nel 2000, c’era Daria Bignardi che a distanza di due decenni, attraverso le colonne di Repubblica, cerca di spiegare il fenomeno GF e dice la sua su due concorrenti che dopo
quell’esperienza si sono imposti nel panorama italiano. Trattasi del compianto Pietro Taricone e di Rocco Casalino, influente uomo del M5s e figura comunicativa vicinissima al premier Giuseppe Conte.
La Bignardi dichiara che il GF 1 ha segnato il passaggio “tra una tv pettinata – e in qualche caso ingessata – e una più spettinata, più vicina alla realtà in tutti i suoi aspetti”, anche quelli “discutibili, imbarazzanti o noiosi”. Secondo la giornalista nel lontano 2000 si verificò quindi un evento spartiacque tra un piccolo schermo fino ad allora più ‘composto’ e uno più ‘sdoganato’, più empatico nei confronti del pubblico. Daria confessa inoltre che nessuno sapeva cosa aspettarsi da una simile esperienza e nessuno immaginava un simile successo. Spazio poi a due personaggi che presero parte al gioco nel 2000 e che per aspetti diversi rimasero sotto i riflettori: Pietro Taricone (purtroppo scomparso in un incidente paracadutistico dopo aver intrapreso la carriera di attore) e Rocco Casalino.
Circa Taricone, la Bignardi, come già confidato in passato, racconta di essere stata molto colpita fin dalla prima volta che lo incontrò a Roma, prima che iniziasse lo show. “Mi colpì Pietro: vulcanico, magnetico, molto affettuoso”, racconta. In quella prima storica edizione c’era anche Rocco Casalino, oggi una delle figure più influenti del panorama politico italiano. “Una persona particolarmente intelligente ma difficile da interpretare, più autore che personaggio”, afferma la conduttrice che si avventura poi in un paragone con Taricone, spiegando cosa intende per ‘più autore che personaggio’.
La scrittrice dichiara che Taricone era un personaggio “marcato e definibile” dentro la Casa più spiata d’Italia. Casalino no: “Aveva un’energia più riflessiva, meno spontanea”. Circa la carriera che Rocco ha poi intrapreso la Bignardi afferma che non è convinta del fatto che il Grande Fratello abbia dato una svolta al portavoce del premier. Altrimenti detto, secondo Daria, potrebbe essere che il reality lo abbia cambiato e lo abbia aiutato anche a trovare la propria strada, ma potrebbe anche non essere così. “Capisco che da un punto di vista narrativo sia interessante farlo, ma mi sembra che i grandi cambiamenti arrivino spesso per caso e siano provocati da un complesso di cose: mai da nulla di prestabilito o prevedibile”, conclude la giornalista.
Mirko Vitali, Gossipetv.com