Welcome Back, Justin! Unica data italiana, la prima del suo tour mondiale dopo lo stop a causa di una malattia che gli aveva paralizzato metà volto. Il concerto della rinascita, con la musica che guarisce tutte le ferite, circondato dall’abbraccio dei sedicimila di Lucca. Con loro anche Leonardo Di Caprio e Jamie Foxx. Il nostro racconto dell’attesissimo live aperto da Mara Sattei e Rkomi (e del perché Justin Bieber è la fenice del pop contemporaneo)
Puoi stare in disparte, allontanarti temporaneamente dai tuoi fan in tutto il mondo perché il tuo corpo ti chiede di fermarti. Ma non puoi dimenticare che quando torni, tutta quell’energia, quel carisma e quel talento che hai messo in pausa per il tempo necessario, è pronta ad esplodere. E a trasformare momenti in “indimenticabili istanti”. Due parole: Justin Bieber, e il gioco è fatto.
Era stato lo stesso Justin Bieber a bloccare i suoi concerti a giugno, spiegando i motivi di questa scelta (forzata) in un video pubblicato sui social: “So che non siete felici di questa notizia ma il mio corpo mi sta dicendo di fermarmi”. Un morbo gli aveva paralizzato metà viso. Poi, circa un mese e mezzo dopo, l’annuncio della ripresaa degli show, ripartendo dalla data italiana. Ma sul palco del Lucca Summer Festival non è lo stesso Justin Bieber. No, perché non è più quello di prima: è molto di più.
CON LE PRIME NOTE DI “SOMEBODY” INIZIA LO SHOW (E LA GIOIA È INCONTENIBILE)
Prima un video emozionale, in cui Justin si racconta poco prima di salire sul palco. Poi bastano alcune note di “Somebody” e lo show ha ufficialmente inizio. Un cappellino colorato, un paio di bermuda e nessuna maglietta: Justin Bieber torna sul palco così, insieme alla sua inconfondibile energia. Di cui tutti, nessuno escluso, riesce a fare a meno. Accompagnato da una band di sei musicisti bravissimi che dettano ogni nota di questo show, la popstar è tornata più forte di prima.
UN CONCERTO CHE NON È “SOLO” POP, MA “BIEBER”
Canta i suoi maggiori successi mentre un gruppo di ballerini rende ancora più “Bieber” il suo concerto. Sì: perché non è solo un concerto pop, è un concerto dettato dalle regole di Justin, popstar che negli anni è cresciuta ed evoluta nella contemporaneità del pop, ed ha saputo trasformarlo. Dopo “Somebody” è tempo di “Hold On”, “Deserve you” e “Holy”, la prima parte di questo concerto. I fan mostrano magliette con la frase “We missed you”, ci sei mancato: ed è proprio così. Le prime parole dell’artista canadese arrivano poco dopo, quando si rivolge al pubblico (alcuni di loro si sono messi in fila anche tre giorni prima del concerto) dicendo: “Ragazzi vi state divertendo?” Poche parole che aumentano ancora di più la gioia incontenibile dei sedicimila di Lucca, arrivati da tutta Italia e da molti paesi d’Europa. Solo per Justin.
Che, nonostante lo stop forzato, è in forma e non risparmia neanche l’energia più remota: l’obiettivo è regalare una serata indimenticabile. E nemmeno a dirlo: Justin ci riesce alla perfezione.
CARISMA E PASSIONE, GLI INGREDIENTI CHE RENDONO SPECIALE BIEBER AGLI OCCHI DI TUTTI
Partono i primi istanti di “Where are u now”, ma partono anche le danze, che proseguono per tutta la durata del concerto. Poi “What do you mean”, “Yummy”, l’intima “Love yourself” e “Off my face”. In alcuni istanti sembra che Bieber sia un po’ affaticato, ma è solo un’impressione: in “Confident”, “All that matters”, “Honest” la popstar non si risparmia, come del resto succede quando partono le prime note di “Sorry”: è incredibile come i presenti, dai più piccoli agli adulti (e non sono solo genitori che accompagnano i figli, ma anche molti quarantenni venuti perché amanti della musica di Justin Bieber artista, e non giovane popstar) si facciano coinvolgere e abbracciare dallo show del pop contemporaneo della star canadese. Tutto vero, però: cantano, ballano, c’è chi anche si commuove quando Bieber li ringrazia di essere arrivati fino a qui e ricorda anche gli obiettivi del “Justice Tour”, tra cui dare risalto alla giustizia sociale in tutto il mondo.
ARE YOU GUYS HAVING FUN?
Un mantra, il filo conduttore della serata: divertirsi. E Bieber, nonostante lo stop che l’ha tenuto lontano dal suo pubblico per quasi due mesi, ci riesce alla perfezione. Con l’inizio dell’ultima parte del concerto, circa un’ora e mezza di energia, divertimento ma anche alcuni momenti intimi (due su tutti: quando canta “Lonely” e “Peaches”, con una bellissima intro al piano seguita da una superba music session della sua band), Justin Bieber si conferma la popstar degli ultimi anni. E come scritto prima: non importa se ti assenti per un po’: il tuo posto è sempre lì, e non solo nei cuori dei tuoi fan.
BIEBER, FENICE DEL POP CONTEMPORANEO
Una fenice del pop contemporaneo, un artista che si conferma una star, capace non solo di far divertire, ma di abbracciare più generazioni e unirle, in un abbraccio a tempo di musica, tutte attorno a sé. Le ultime settimane non sono state facili per Bieber. E non dev’essere stata una serata facile neanche questa, che l’ha visto tornare sul palco dopo tanto tempo. Ma se hai talento e passione vinci su tutto, anche sulle difficoltà a cui la vita ti mette davanti. Justin Bieber ha tutto questo e l’ha dimostrato anche in questa data di ripartenza, bellissima. Che si chiude con “Anyone”, una bellissima dedica alla moglie Hailey, presente dietro le quinte, che gli è sempre accanto. Ma anche una dedica a chi non l’ha mai lasciato, in questi ultimi anni, non sempre facili.
L’ELEGANZA DI MARA SATTEI E L’ENERGIA DI RKOMI APRONO IL CONCERTO DI BIEBER
Ad aprire questo show, il concerto di Mara Sattei e Rkomi. Eleganza e energia sono le due parole chiave che descrivono al meglio i loro shw: Mara Sattei e la sua bellezza musicale, unita alla forte empatia che ha con il pubblico dal primo istante in cui sale sul palco. “Un’emozione indescrivibile poter cantare prima di Bieber, di cui sono una fan da tempo” ci racconta dopo il suo concerto. Un’estate molto intensa, ma altrettanto bellissima, per l’artista che, insieme a Fedez e Tananai e “La dolce vita”, ci sta accompagnando in questa estate. E infatti, Mara non resiste dall’intonarla alla fine del suo concerto, seguita immediatamente dai sedicimila, in un coro che la emoziona.
Poi arriva l’energia incontenibile di Rkomi, e i suoi successi, da “La coda del diavolo”, “Taxi driver” e “Insuperabile”, solo per citarne alcuni.
Due concerti che si completano perfettamente e che hanno dato l’energia perfetta per iniziare al meglio una serata da ricordare.
LA SCALETTA DEL CONCERTO
Somebody
Hold On
Deserve you
Holy
Where are u now
What do you mean
Yummy
Love yourself
Off my face
Confident
All that matters
Honest
Sorry
Love you different
As I am
Ghost
Lonely
2 much
Intentions
Boyfriend
Baby
Peaches
Anyone