CUCCARINI: «CON HEATHER TORNO IN TV NEMICHE? UN TEMPO, MA NON TANTO»

CUCCARINI: «CON HEATHER TORNO IN TV NEMICHE? UN TEMPO, MA NON TANTO»

A dicembre su Rai1 va in onda «La mia nemica amatissima». «Le altre rivali? Martines insopportabile, Parietti una concorrente, Carrà una delusione amara»

Teatro: musical 'Rapunzel'Del loro show congiunto, due serate su Rai1 a dicembre, si sa giusto l’essenziale. Cioè un titolo che dice tutto: «La mia nemica amatissima». «Siamo alle prime riunioni. Abbiamo per ora molto più entusiasmo che scalette».

Lorella Cuccarini, a queste riunioni lei e Heather Parisi vi siete già incontrate?
«No, ma non credo accadrà prima dello show…».

Incontro al buio, come sul ring?
«Mah (ride). Chissà».

Entrambe ballerine e cantanti, icone tv anni Ottanta, bionde, creature di Pippo Baudo e del suo «Fantastico», entrambe oggi mamme di quattro figli; le cose che hanno in comune Lorella e Heather sono più di quelle che le separano. Eppure la loro rivalità ha sempre tenuto banco sui giornali prima e sui social poi. Ultimo capitolo, quando un anno fa Cuccarini scrisse su Facebook un post contro le adozioni delle coppie di fatto, e la collega la attaccò, nel plauso della comunità Lgbt. «Ma no, non era un attacco. Mi disse solo di essere più generosa e di pensare alle mamme che vogliono un figlio. Io pensavo proprio a loro, a quelle che fanno da incubatrici per altre donne. È una posizione che comunque mi è costata. Costa molto mettere la faccia su qualcosa in cui credi».

Heather Parisi nel programma sarà la sua «nemica amatissima». Quanto è vera la vostra rivalità storica?
«Da zero a 10… in passato diciamo 3. Nel 1984 Heather, strepitosa, faceva “Fantastico”, l’anno dopo al suo posto c’ero io; è chiaro che una base per la rivalità, che pure fu montata, c’era. Poi eravamo due tipi, lei peperino, internazionale, io italiana ed ero la ragazza che tra tante ce la fa, e il Paese era pieno di storie come la mia».
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Di rivalità gliene hanno attribuite tante. La Parietti…
«Eravamo concorrenti, ma solo in tv. Era il 1993, Baudo faceva “Domenica In” con lei ma per Sanremo chiamò me, mettendola al Dopofestival. Voleva unire i due programmi che acchiappavano tutti, io facevo “Buona domenica”. A Sanremo scrivevano che ci ignoravamo, ma se mai non l’ho salutata è perché non l’ho vista».

Qualche amico?
«Tanti. Su tutti, Pippo Baudo: perché non basta avere le occasioni, bisogna anche avere qualcuno che ti sorregga finché sai camminare da sola, se no ti bruci. Lo stesso a Mediaset fece Antonio Ricci. Marco Columbro; mio marito…».

Tutti uomini. E le rivali tutte femmine. È vero quindi il cliché che le donne non fanno squadra…
«No, è vero semmai quello che in tv siamo poche. È difficile sopravvivere a lungo, da donna, e le coppie artistiche di cui fai parte in genere sono con uomini. Mi è piaciuto molto vedere “Laura & Paola” quest’anno, e in questo senso io e Heather potremmo essere una bella novità».

Una novità, ma dal passato. Come molte nella tv di oggi: il ritorno di Baudo a «Domenica In», di Giovanni Minoli e del suo «Mixer»… Perché piace il «ritorno al futuro»?
«Non è povertà di idee, ma è chiaro che con centinaia di canali che trasmettono tutto il giorno, la qualità della tv è cambiata. Però non sono una passatista. E in questi anni un po’ ho tenuto il passo e un po’ ho puntato sul teatro girando l’Italia con Rapunzel».

Molti della sua generazione televisiva condannano i talent. Lei invece ne ha condotti, e con entusiasmo.
«Mi appassionano: hanno sostituito i provini itineranti, che erano i mezzi che avevamo noi per debuttare. Però ecco non credevo più che un progetto televisivo mi avrebbe fatto battere il cuore. E invece la prospettiva di questo show “vecchia maniera” con Heather mi ha convinta. Balleremo anche: certo, magari non come un tempo. Ma come potremmo star ferme?».

Corriere della Sera

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