Lunedì 1 luglio, in prima serata su Canale 5, ultimo appuntamento con la serie “Bardot”, creata e diretta da Danièle e Christopher Thompson.
Julia De Nunez, giovane attrice francese dalla somiglianza straordinaria con la diva, interpreta l’icona che ha sconvolto tutti gli schemi e rivoluzionato l’immagine della donna nel cinema e nella società. Al suo fianco, Victor Belmondo, Géraldine Pailhas, Hyppolyte Girardot, Yvan Attal, Anne Le Ny, Oscar Lesage, Noham Edje e Jules Benchetrit. La miniserie, una coproduzione R.T.I. con Federation Entertainment e France Télévisions, ripercorre la scalata al successo di Brigitte Bardot, la rivoluzione incarnata nell’immaginario di una generazione, gli incontri cruciali con gli amori della sua vita e le ripercussioni della fama sulla sua vita privata.
Le tre serate principali abbracciano circa un decennio della vita dell’attrice, dai 15 ai 26 anni, dal debutto sulle scene al trionfo globale: le passioni travolgenti, i tentativi di suicidio, le fughe dall’assedio mediatico, i conflitti e i tradimenti di una “donna bambina”, tanto irresistibile ed esplosiva quanto fragile e in cerca di amore e accettazione nella sua unicità.
Perché Brigitte, giovane francese dalla Parigi perbene, con un’educazione rigida, ha solo 15 anni quando si innamora perdutamente di Roger Vadim, affascinante e giovane bohemien che stravolgerà la sua vita e il suo destino. A 20 anni, B.B. ha già girato più di 20 film, ma il fenomeno esplode in poche settimane dopo l’uscita mondiale del primo film di Vadim, suo marito: “e Dio… creò la donna”. Le ragazze ora vogliono essere come lei. Il fenomeno B.B. supera i confini francesi e diventa un’icona mondiale, simbolo di libertà. Brigitte si ama o si odia.
“Bardot” diventa anche uno strumento per raccontare il cambiamento di una nazione, la Francia degli anni ’50, uscita dal conflitto mondiale e alle prese con la contestata guerra d’Algeria. Una Francia che passa dal bianco e nero al colore, che si riempie di discoteche fumose, dove i giovani ora vogliono divertirsi. E in tutto questo, Brigitte lancia mode che diventano globali: via le gonne che coprono le ginocchia, le camicie abbottonate fino al collo, le acconciature impeccabili con mèches perfette.
Dappertutto le strade si riempiono di criniere da leone, di scollature vertiginose, occhi truccati con eyeliner, labbra imbronciate, camicie a quadretti annodate sotto il seno, shorts, ballerine e quadretti vichy. Brigitte incarna l’essenza stessa del nuovo glamour francese, tanto da prestare i suoi tratti per la Marianne e capace di trasformare il piccolo porto di pescatori di Saint-Tropez in una destinazione iconica.