Dall’eccentrica pellicola di Wes Anderson dedicato al giornalismo al documentario su Jane Birkin (con sua figlia alla regia), passando per un musical surreale e un film che si ispira all’Olandese volante
Cannes 2021: si torna live
Da Memoria con Tilda Swinton al bizzarro musical con Adam Driver Annette, quest’anno il Festival del Cinema di Cannes 2021 (6 -17 luglio) è pieno di opere interessanti. Non riusciremo tutti ad andare in Costa Azzurra, ma ecco i 12 film più attesi da mettere in plan per i prossimi mesi.
The French Dispatch
Con un anno di ritardo arriva a Cannes l’omaggio di Wes Anderson agli eccentrici reportage dei giornalisti di una redazione immaginaria in Francia, nel 20° secolo in tutto il suo splendore a tinte pastello. Da vedere anche solo per il cast stellare che comprende, fra gli altri, ,Timothèe Chalamet, Frances McDormand e Tilda Swinton.
Annette
L’annuncio che il festival avrebbe aperto con un musical surreale diretto da Leos Carax, protagonisti Marion Cotillard e Adam Driver, il mondo del cinema è andato in delirio. I due attori interpretano una cantante e un comico le cui vite vengono sconvolte dalla nascita della figlia.
3. Red Rocket- Ritorno a casa
Regista molto amato per le immagini stordenti e le storie struggenti, come in Tangerine (2015) e The Florida Project (2017), Sean Baker torna questa volta con una commedia nera che racconta la storia di una porno star fallita (Simon Rex) che torna nella sua città natale in Texas. Vuole cominciare una nuova vita, ma ricade nelle sue vecchie abitudini.
A Hero
Grande attesa per il nuovo film di Asghar Farhadi, vincitore di due premi Oscar (nel 2011 per Una separazione e nel 2016 per Il cliente). In A Hero compaiono alcuni dei più noti attori iraniani, come Amir Jadidi, Mohsen Tanabandeh e Fereshteh Sadre Orafaiy, oltre alla figlia del regista, Sarina.
Paris, 13th District
Quattro amici e amanti occasionali (Lucie Zhang, Makita Samba, Noémie Merlant, e Jehnny Beth) sono i protagonisti del nuovo film di Jacques Audiard, regista pluripremiato a Cannes, che esamina le relazioni d’amore al giorno d’oggi. Girato in un luminoso bianco e nero nelle strade e sui tetti di Parigi, il film vi conquisterà.
Benedetta
I fan di Paul Verhoeven, regista del contorto Elle (2016) non devono assolutamente perdersi il nuovo, divisivo e coraggioso film dell’autore olandese: un thriller erotico con Virginie Efira nel ruolo di una suora nel 17° secolo che compie miracoli nel bel mezzo della peste. Un nuovo arrivo in convento, però, cambierà tutto.
Mothering Sunday
Tratto dal romanzo breve del 2016 di Graham Swift, Mothering Sunday si svolge in una sola giornata nel 1924, quando una cameriera, Jane (Odessa Young), ha la sua giornata libera. Nel frattempo la coppia per cui lavora (Colin Firth e Olivia Colman) partecipa ai festeggiamenti per il fidanzamento dell’amante di Jane (Josh O’Connor). La sceneggiatura è stata adattata da Alice Birch (Normal People, Succession) e il film è diretto dalla regista francese Eva Husson.
Bergman Island
In questo film scritto e diretto da Mia Hansen-Løve, Tim Roth e Vicky Krieps sono una coppia di registi americani che sono andati a vivere sull’isola di Fårö, nel Mar Baltico, in cerca di ispirazioni nel luogo in cui Ingmar Bergman ha vissuto ed è morto, e dove aveva girato molti dei suoi film più famosi. Il film, in cui appaiono anche Mia Wasikowska e Anders Danielsen Lie, ha avuto una gestazione molto lunga ed è in concorso per la Palma d’Oro.
Memoria
In Memoria, Tilda Swinton (che è anche produttrice esecutiva del film) interpreta una donna scozzese che inizia a sentire strani suoni di notte mentre è in visita dalla sorella in Colombia. Il film è stato scritto e diretto dal regista tailandese Apichatpong Weerasethakul — vincitore della Palma d’Oro nel 2010 — ed è il primo che gira fuori dal suo Paese. “Le persone immaginano le cose e hanno paura”, ha detto Weerasethakul a proposito dell’ispirazione per il film. “Il film parla di questo, dell’attesa di qualcuno che non si conosce”.
Titane
Titane, il nuovo film della regista Julia Ducournau dopo Raw (il suo film di debutto, un horror su una ragazza vegetariana che studia veterinaria) è interpretato dagli attori francesi Natalie Boyer e Vincent Lindon. La sinossi è vaga, ma intrigante: un giovane che viene arrestato in un aeroporto dice di essere un bambino scomparso molti anni prima. Non si sa molto altro sulla trama in questo momento, ma la Neon si è già assicurata la sua distribuzione.
The Story of My Wife
Dalla regista Ildikó Enyedi, The Story of My Wife è ambientato negli anni 20 ed è l’adattamento del romanzo ungherese di Milan Fust, pubblicato per la prima volta nel 1942 ma tradotto in inglese solo negli anni 80. La trama è liberamente tratta sulla storia dell’Olandese Volante, e racconta di un capitano di mare che fa una scommessa con un amico: sposerà la prima donna che entrerà dalla porta della taverna dove beve di solito. La donna è Lizzy, interpretata da Léa Seydoux. Enyedi ha detto che quando ha letto per la prima volta il libro è stato uno dei “momenti decisivi della mia adolescenza” e definisce il suo film “una dichiarazione d’amore a tutti gli uomini meravigliosamente imperfetti”.
Jane by Birkin
Attrice, cantautrice, musa fashion: in sessant’anni di carriera sono poche le cose che Jane Birkin non ha fatto. Ma con il documentario Jane by Birkin, l’icona di stile, 74 anni, mostra di sé un lato completamente nuovo: uno sguardo intimo sul suo fascino inarrestabile, per la regia della figlia, l’attrice e musicista Charlotte Gainsbourg. Del film si sa ancora poco e niente, ma pare che ripercorra tre anni della vita e della carriera di Birkin, compresa la sua relazione con la leggenda della musica francese, e padre di Charlotte, Serge Gainsbourg. E considerata la sua predilezione per un cinema d’autore e d’avanguardia, non sorprendetevi se il film sarà più anticonvenzionale di quello che ci si aspetta.
(DI RADHIKA SETH, CHLOE SCHAMA)